Attualità

Le Strade della Mozzarella

pubblicata il 10.05.2012

In sintesi: una piccola manifestazione di grande contenuto. Tre giorni dedicati ad uno dei prodotti cardine della gastronomia italiana, in una delle zone vocate - c'è chi dice LA zona - andata in onda su un palcoscenico di struggente bellezza, il parco con giochi d'acqua di Capo di Fiume, attorno al ristorante le Trabe. Nei cubi trasparenti, piazzati come astronavi atterrate sui rii e torrenti della tenuta, laboratori di cucina con protagonisti i cuochi, che si sono spesi senza micragna. Alcune istantanee per ricordarne il lavoro. Per Francesco Sposito - presentato da Igles Corelli - la scelta di non usare la mozzarella nei piatti presentati. Controtendenza, indubbiamente: il baccalà con la pelle di ventricina fritta; la linguina con le vongole, il raviolo, e l'uovo i temi trattati. Sposito assieme al fratello gestisce la Taverna Estia di Brusciano. Andrea Aprea ha trattato il tema in due tonalità: il siero di mozzarella, e il sensazionale More, Yoghurd di Bufala, gelato al pistacchio e consommè di tè Lapsang Souchong, commentando la sua personale storia fino all'attuale incarico al Vun del Park Hyatt di Milano Christian Costardi - quello che parla - assieme a Manuel - quello che lavora - sono al ristorante dell'Hotel Cinzia di Vercelli. Hanno raccontato il loro modo di fare il risotto, nella terra del risotto: il primo "alla parmigiana", dove la parmigiana è quella con le melanzane; e il loro splendido riso al pomodoro che sta facendo furore per semplicità ed esattezza. Un piatto "mediterraneo" con i gamberi per incontrare il Sud nel loro viaggio.

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