Attualità

L'Entusiasmo è profondamente blues

pubblicata il 16.02.2012

Torri di Confine. Il toponimo è calzante per questa fetta di campagna veneta, alle porte di Gambellara, dove i limiti si confondono, i confini si intrecciano. Il merito, oltre che della nebbia, è anche di Carlo e Michela, i fattori (in tanti sensi) di quell'entità, di quella realtà affascinante che è Palazzetto Ardi. Un progetto totale: fattoria, casa, palcoscenico, trattoria, vigna, cantina, forno, didattica, ospitalità. Tutto si unisce, tutto con Entusiasmo, che poi è anche la marca che accompagna ogni etichetta dei prodotti, rigorosamente bio, creati, spremuti, fermentati, cotti, essiccati, dal barattolo alla bottiglia, dal vassoio al vasetto.Ascoltare Carlo srotolare le fasi di recupero della casa padronale del '400 che ospita l'azienda tra una nota e l'altra della sua armonica, è come cercare di stare in piedi sulla battigia di fronte ai cavalloni nutriti dal Maestrale più teso. Carlo è senz'altro travolgente: vignaiolo, ristoratore e bluesman di razza, ha trasformato Palazzetto Ardi anche in una Wine n'Blues Store House, dove bere, mangiare e, soprattutto, suonare ed ascoltare un blues rigorosamente live, ruvido e autentico.L'ospitalità è preziosa, la colazione grandiosa, le camere sono frutto di un recupero attento e conservativo, la cantina raccolta e graziosa, la dispensa è un domino di barattoli colorati, vuoti e pieni, confetture, marmellate, cotognate, frutta spiritata e conservata. Colori e suoni, entusiasmo.Le vigne circondano la casa, fino a 4 anni fa si imbottigliava, ora i costi ed il mercato non lo consentono e allora il vino lo si vende sfuso, in tre tipologie: Cabernet sauvignon 100% , Cabernet franc 100% ed un equo taglio bordolese, per metà franc e per metà sauvignon. Niente solforosa aggiunta, solo acciaio, vini coraggiosi, potenti, profumatissimi e sorprendentemente diversi tra loro. Anche questi, a modo loro, profondamente blues.

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