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Lievitazionismi | Sono abbastanza contento del mio pane al miele di castagno

pubblicata il 03.04.2011

Per accompagnare la bisteccazza del primo pranzo all'aperto dell'anno venti-undici, un pane fatto un po' di corsa: 300g di farina integrale, 300g di rimacinato, 200g di manitoba, 600g d'acqua, 10g di lievito di birra fresco, 1 cucchiaino di miele di castagno. Va da sè che se usi il miele di castagno Thun poi non puoi stupirti se l'aroma intenso e legnoso ti segue da per tutto: non ho mai sentito nulla di così concentrato in ambito mielistico. Non a caso il Castagno fa parte della linea Quintessenza del formidabile apicoltore trentino. Dopo 18 ore di lievitazione hai una cosa gonfia e molle, appiccicaticcia, che ha già leggermente collassato: la riversi su una manciata di farina e la rimesti un po' ripiegandola su se stessa piuttosto che impastarla. Aggiungi sale a spaglio, la rivolti in quattro e poi ancora in quattro e fai crescere ancora tre ore, con il taglio a croce. In forno a 250° per mezz'ora, poi un'altra mezzoretta a 200. 10 minuti finali a pagnotta rivoltata. Crosta, alveoli e profumo. Il risultato è molto soddisfacente: grezzo, asciutto, crosta scrocchiante, profumo intenso. Il miele si percepisce in eterno.

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