Attualità

Maledetta primavera

pubblicata il 07.06.2013

Il gelato è amato praticamente da tutti, grandi e piccini, senza distinzioni, ma è un alimento molto stagionale, legato al ciclo di alternanza naturale fra i periodi caldi e quelli freddi. Il picco, manco a dirlo, in primavera ed estate, quando le temperature aumentano e la voglia di qualcosa di fresco ci cattura. Quest'anno non è andata esattamente così. Anche senza andare a spulciare fra i dati climatologici di questo periodo - più 20% nelle precipitazioni, meno 0,7 gradi nella temperatura rispetto alle medie di rifermento - siamo tutti concordi nel dire che questa primavera non è stata delle migliori. A risentirne fortemente proprio il consumo di gelato artigianale, che in Italia ha visto un drastico calo del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma anche la frutta non se la cava meglio: meno 5%. Così come il turismo verde, gli accessi agli agriturismi, le vendite di prosciutti (-10%). Un'agricoltura che non se la passa bene insomma in questa prima metà dell'anno, con il maltempo che ha anche causato diversi danni alle colture, stimati in oltre un miliardo di euro. Il mercato del gelato artigianale italiano è uno dei fattori di successo e notorietà del made in Italy. Un settore distribuito in maniera capillare sul territorio nazionale: 28.000 le gelaterie esistenti, suddivise fra quelle che vendono esclusivamente gelato (8.000), bar-gelaterie (6.000) e pasticcerie-gelaterie (14.000). In aumento anche la presenza di gelaterie italiane all'estero, che hanno ormai superato quota 50.000, con alcuni mercati che crescono più rapidamente di altri, come Brasile, Francia, Inghilterra e India. Un comparto che dà lavoro a più di 150 mila persone in Italia e oltre 200 mila all'estero. Oltre 600 i gusti presenti sul mercato, anche se, seguendo il classico principio di Pareto, gli italiani si concentrano su poche preferenze: cioccolato, preferito dal 27% della popolazione, nocciola (20%), limone (13%), fragola (12%), crema (10%), stracciatella (9%) e pistacchio (8%). Un alimento, oltre che amato, anche sano ed equilibrato, come dimostrato da una recente analisi dell'Università degli Studi di Milano: la sua composizione dimostra un'ottima proporzione tra proteine, grassi, zuccheri e carboidrati. Anche la componente calorica si è dimostrata molto inferiore rispetto agli altri dolci e dessert. Un ottimo sostituto per un piccolo pasto insomma. Speriamo solo che esca il sole.

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