Attualità

Metti una gallina in casa

pubblicata il 28.03.2013

Il periodo che stiamo attraversando sicuramente non è dei migliori. Lo dimostra il calo nei consumi dei beni alimentari registrato dall'ISTAT a gennaio di quest'anno: meno 2,3%. Gli italiani iniziano ad avere difficoltà ad acquistare anche il cibo. O forse, più semplicemente, hanno pensato bene di ridurre l'aquisto del superfluo. Se da una parte si compra meno, dall'altra si fa sempre più attenzione a non sprecare quanto si è acquistato.Fra le tante idee che sono nate in questo periodo, una delle più curiose arriva dai cugini francesi. Cosa s'è inventato il sindaco della piccola cittadina di Pincè, nella regione della Loria? Ha comprato 62 galline da destinare ai suoi 206 abitanti. Decisione quanto meno bizzarra, ma tutto sommato razionale. Un tempo erano molte le famiglie che possedevano una o più vacche, qualche maiale, e gli animali da cortile, fra cui le immancabili galline. Si era poveri, e la via era l'autosostentamento, la riduzione massima degli sprechi, ma anche un ciclo dei rifiuti pressoché chiuso all'interno del nucleo familiare.Alle galline erano infatti destinati gli scarti dell'alimentazione quotidiana della famiglia, che venivano ricompensati quasi ogni giorno dalla fornitura di uova fresche da parte del pennuto amico, libero di razzolare per le corti e i giardini e di procurarsi il resto del cibo necessario alla sua vita. Parte proprio da questo concetto l'idea del sindaco francese: ridurre al minimo gli sprechi e razionalizzare al contempo lo smaltimento dei rifiuti. Organici in questo caso. Una gallina arriva a cibarsi di 150 kg all'anno di rifiuti organici, risolvendo non pochi problemi di smaltimento all'amministrazione comunale, e rendendo felici i bambini, che si rendono finalmente conto della provenienza di quello che mangiano.La moda della gallina non è comunque una novità in Francia. Lo scorso anno a Parigi infatti c'è stato un boom di vendite di pulcini e ovaiole, da tenere sul terrazzo di casa. Un modo per avere un animale da compagnia originale, e al tempo stesso procurarsi le uova per i fabbisogni domestici. Attorno a questa tendenza sono nati anche i mini pollai da balcone, per ospitare le galline, oltre che libri e pubblicazioni per guidare questi neo allevatori di città. E via di omelette.

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