Attualità

Niente caviale per Babbo Natale

pubblicata il 06.12.2012

Quello che sta per arrivare sarà ricordato come il Natale della crisi. Mai come quest'anno potete leggere in giro previsioni negative sulla spesa degli italiani per le festività imminenti. Diverse le stime fatte dalle varie associazioni di categoria come Confesercenti e Coldiretti, che vedono cali generalizzati in quasi tutti i settori, tranne che per l'enogastronomia, che dovrebbe registrare un leggero aumento di spesa da parte delle famiglie. Quest'anno si preferiranno prodotti locali e a prezzi contenuti. A farne le spese soprattutto i prodotti più costosi, tradizionalmente legati al periodo di festa. Nonostante il forte abbassamento di prezzo all'ingrosso che mi viene riferito, il caviale sarà sicuramente fra i prodotti di lusso che più di tutti subiranno questa congiuntura economica decisamente sfavorevole, con un calo previsto nell'ordine del 12%. Diverse sono le spinte in questa direzione, con motivazioni essenzialmente di due tipi. La prima è un'ovvia motivazione economico-nazionalistica, che negli ultimi tempi ha spinto le persone a scegliere prodotti più economici ma soprattutto italiani, meglio se locali. Complice di questa tendenza una nuova capacità degli agricoltori di organizzarsi per la vendita diretta in azienda, nei mercati contadini, regolarmente frequentati da più di 7 milioni di italiani, o nelle numerosissime manifestazioni legate al cibo che vengono organizzate in giro per la penisola. La seconda motivazione è di tipo ecologico. Il caviale, come molti sapranno, viene ricavato asportando le uova di storione subito dopo l'uccisione dello stesso. Il fatto di essere un prodotto molto costoso, e quindi molto remunerativo, ha provocato lo svilupparsi di una pesca intensiva di questo pesce in tutto il mondo, tanto da trascinarlo ormai sull'orlo dell'estinzione. Anche se è vero che ormai buona parte del caviale in commercio deriva da acquacultura, il più pregiato, ricercato e costoso, è quello degli storioni selvatici. Molte le organizzazioni che ne sconsigliano il consumo, o suggeriscono di orientarsi sul prodotto da allevamento o sui pochi prodotti certificati. Se non siete convinti e siete fra quelli che compreranno lo stesso una scatoletta di caviale per Natale o magari per il cenone di Capodanno, la novità che viene dagli Stati Uniti è che in tre centri commerciali di Los Angeles sono stati installati alcuni nuovi distributori automatici. Niente acqua, merendine o sigarette però, ma caviale, blinis e cucchiaini di madreperla per mangiarlo. I soliti esagerati. Immagine da Flickr

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