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La parmigiana di melanzane, dalle origini alla nostra tavola

pubblicata il 02.08.2024

Un tripudio di gusto e colori, simbolo dell’estate e della cucina italiana: la parmigiana di melanzane mette sempre d’accordo tutti. Tranne quando si cerca di scoprire dove è nata e chi l’ha inventata…

Tradizionalmente, sono tre le regioni che si contendono la paternità di questo piatto straordinario: la Sicilia, per via delle melanzane; la Campania, per la mozzarella; l’Emilia-Romagna, per il parmigiano.

Mettiamo subito le mani avanti: è impossibile scoprire con certezza chi abbia ragione. Quel che è interessante, invece, è osservare come, negli ultimi secoli, questa prelibatezza sia comparsa in varie zone d’Italia in modi sempre diversi, fino a raggiungere gradualmente la forma odierna: quella che tutti noi amiamo alla follia!

In principio erano le zucchine…

La premessa doverosa è che nel Belpaese sono sempre esistiti piatti a base di verdure o altri ingredienti disposti a strati, inframmezzati dai condimenti più svariati. Questo genere di preparazioni, già a partire dal XV secolo, è detto “parmigiana”, nome che, più che dalla città, deriverebbe dall’antico significato del termine "parma": uno scudo tondo, simile nella forma alle fette di ortaggi messe l’una sull’altra nella teglia.

Non è un caso se abbiamo parlato di ortaggi e non di melanzane: nella prima testimonianza scritta della parmigiana, infatti, le protagoniste sono le zucchine. Siamo nel 1733 e l’autore della ricetta è Vincenzo Corrado, cuoco molto in voga fra gli aristocratici napoletani, che la inserisce nella raccolta Il cuoco galante. Le sue “zucche lunghe alla parmegiana” sono zucchine a rondelle infarinate e fritte nello strutto, poi messe a strati su una teglia con fiocchi di burro e formaggio parmigiano.

Parmigiana di melanzane
  • Preparazione 45 min
  • Esecuzione media
INGREDIENTI
  • 1 kg 200 g di melanzane oblunghe
  • 500 ml di passata di pomodoro
  • 300 g di mozzarella
  • mezza cipolla
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • 1 spicchio aglio
  • 1 mazzetto di basilico
  • 1 litro di olio per friggere
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe
  • farina
PROCEDIMENTO
1

Per preparare la Parmigiana di melanzane per prima cosa lavate le melanzane, mondatele e tagliatele a fette dello spessore di circa mezzo centimetro nel senso della lunghezza. Una volta tagliate disponete le fette a strati in un colapasta, cospargete di sale fra uno strato e l'altro. Questo procedimento è utile a far spurgare le melanzane. Ponete il colapasta su un piatto o in una ciotola e copritelo, con un piatto o meglio ancora con un peso che le pressi. Lasciatele per 1 ora o per il tempo necessario a far perdere l'acqua vegetale. Quando le melanzane l'avranno persa, tamponatele per asciugarle (non occorre lavarle nuovamente).

2

Soffriggete la cipolla tritata e l'aglio schiacciato con 2-3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, togliete l'aglio, aggiungete la passata di pomodoro, il basilico, il sale, il pepe e cuocete il sugo per 15-20 minuti (qualcuno aggiunge mezzo cucchiaino di zucchero).

3

Passate ora le melanzane nella farina. Questo passaggio nel procedimento non viene svolto da tutti, alcune ricette non prevedono l'infarinatura. Friggete le melanzane poche alla volta, in abbondante olio per friggere, ben caldo, lasciate dorare su entrambe i lati. Una volta fritte abbiate cura di adagiarle su della carta assorbente da cucina, senza sovrapporle.

4

Tagliate la mozzarella a fette. Cominciate ora a montare la parmigiana di melanzane. In una pirofila versate sul fondo un po’ di salsa e sistemate uno strato di melanzane, ricoprite con qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato, il basilico e le fettine di mozzarella.

5

Continuate con gli strati, seguendo lo stesso ordine, fino a esaurimento degli ingredienti. L'ideale, se ne avete il tempo, è che a questo punto si lasci compattare la Parmigiana per un paio d'ore prima di cuocerla, lasciandola raffreddare. Cuocete in forno caldo a 180° per 30 minuti.

6

Sfornate e lasciate riposare a temperatura ambiente. E' noto che la parmigiana garantisce un risultato eccellente se servita il giorno successivo a quello della preparazione.

Storia delle melanzane in Sicilia

E le melanzane? Originarie dell’India, raggiungono l’Europa nel Medioevo grazie ai mercanti arabi. In Sicilia la nuova pianta attecchisce all’istante, e con ottimi risultati. Dopo qualche iniziale titubanza (si temeva che gli ortaggi fossero tossici, dubbio che riguarderà anche diverse prelibatezze provenienti dalle Americhe, fra cui patate e pomodori), le melanzane entrano a far parte della cucina siciliana, riprendendo in parte le ricette già note nel bacino del Mediterraneo.

Fra queste, ovviamente, non può mancare la moussaka, preparazione diffusa fra Grecia, Turchia e Vicino Oriente: un ricco sformato a base di melanzane, patate, carne macinata e besciamella, insaporita da una manciata di pecorino. Da qui, con qualche piccola sostituzione, potrebbe venire la parmigiana di melanzane il cui nome, di nuovo, non avrebbe tanto a che vedere con il capoluogo emiliano, bensì con la cosiddetta “parmiciana”: in siciliano, i listelli di legno che compongono le persiane e che ricordano l’intreccio delle verdure nel piatto.

Il mistero dell'origine della parmigiana si infittisce

Enigma risolto? Ebbene no. Prima che la storia diventi troppo lineare, torniamo a confondervi le idee con altre ipotesi etimologiche che mischiano le carte in tavola. C’è infatti chi sostiene che il termine “parmigiana” derivi da “petronciana”, nome dialettale della melanzana, e chi fa notare come a un certo punto dalla ricetta sparisca il pecorino ed entri a piedi pari il parmigiano reggiano, spostando di fatto verso nord, e in particolare verso l’Emilia, il baricentro della questione.

A complicare ulteriormente le cose c’è una seconda testimonianza, risalente al 1839 e firmata dal cuoco e letterato Ippolito Cavalcanti. Questi, nell’appendice dedicata alla cucina casereccia del Napoletano contenuta nel suo volume Cucina teorico-pratica, invita a friggere le fette di melanzane per poi disporle a strati, insieme a formaggio, basilico e brodo, o salsa di pomodoro. Il piatto così composto andrebbe fatto stufare in forno prima di essere portato a tavola: la ricetta, come si vede, è già estremamente simile a quella attuale.

Per restare in area campana: nel Novecento ci fu chi invece attribuì la genesi del piatto alle sorelle Pirozzi, cuoche di una storica trattoria di Ischia Ponte che serviva quella che divenne famosa come la miglior parmigiana del mondo. “Una parmigiana spessa tre dita che si tagliava facilmente a fette, fresca, appena stufata e profumata di basilico”: così la descrive Jeanne Carola Francesconi, scrittrice esperta di ricette partenopee, nell’importante volume La cucina napoletana.

Molti provarono a indagare per scoprire il segreto di quella bontà. Nacquero le ipotesi più curiose: secondo alcuni, le sorelle Pirozzi mettevano l’uovo nella parmigiana; secondi altri, addirittura il cioccolato. L’enigma, però, non venne mai svelato.

Una, dieci, mille parmigiane: tutti i modi di cuocere le melanzane

Se è impossibile stabilire quale sia la “vera” ricetta della parmigiana di melanzane (qui trovate la nostra), tanto vale allora scoprire le varianti più curiose – e golose. In Sicilia, la parmigiana si fa con le melanzane fritte e poi passate in forno con sugo di pomodoro, basilico, scamorza, uova sode e caciocavallo.

A Napoli, le melanzane vengono prima impanate e poi fritte, quindi condite con pomodoro, mozzarella, basilico e parmigiano. Come in Emilia, dove però le melanzane finiscono nell’olio in purezza, senza panatura.

Pochi ingredienti e una miriade di combinazioni possibili: probabilmente ogni famiglia d’Italia custodisce in qualche cassetto una “ricetta della nonna” che si tramanda di generazione in generazione.

E ogni estate, quando negli orti ricompaiono basilico, pomodori e soprattutto melanzane, ecco che immancabilmente c’è chi sfida il caldo mettendosi a tagliare, friggere, cuocere in forno, per poi servire la propria parmigiana ad amici e parenti per il pranzo della domenica (i più temerari la portano persino in spiaggia, sotto l’ombrellone, per un pasto forse non leggero ma senz’altro gustoso).

Perché la parmigiana non è solo un piatto, ma un piacere. Che diventa più grande quando viene condiviso.

E ora che sapete tutto sull'origine della parmigiana di melanzane, non resta che mettervi ai fornelli: scorrete la pagina per scoprire tutte le ricette di parmigiana di Cucchiaio.it!

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