Attualità

Piccole gioie reggioemiliane del week end

pubblicata il 19.05.2009

A Reggio, Reggio Emilia si pronuncia Reggemiglia, con quella continuità palatale burrosa che non manca mai nella parlata molto prataiola dei reggiani. Senza offesa eh che faccio parte della stirpe, ma sentire pallare un reggiano alla tìvi è un colpo al cuore. Però domenica c'erano le fattorie aperte, e qualche scoperta s'è fatta. L'Azienda Agricola "L'Antica Ghiacciaia" di Fogliano, ha un bella batteria di vacche frisone che producono abbastanza latte per due preziose forme di Parmigiano Reggiano. Il goloso - chiedendo - avrà soddisfazione di piccolerrime partite di 30 e anche 36 mesi. Il PR della Ghiacciaia stravecchio è ottimo: ancora pastoso, ricco, ubriacante di nettari. Nello spaccio altre robe tipiche, tra cui ricotta di giornata veramente fuori della norma e i salami di Bonini di Casina. Più su, a Bergonzano, c'è l'Azienda Agricola "Le Barbaterre". Nel mazzo dei produttori nouvelle vague di vini reggiani avrai pinot nero vinificato in bianco con il metodo tradizionale, oppure in rosa sui lieviti. Belle - e impervie - rifermentazioni in bottiglia di Sauvignon, ma anche di uve lambrusche. Barbaterre fa vini secchissimi, per nulla indulgenti: vanno assaggiati. Curiosi i prodotti da Pinot Nero, Garganega, Sauvignon.

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