Attualità

Piccoli chef crescono

pubblicata il 05.02.2013

Si parte con tre giornate dedicate al team building, con un unico scopo: quello di creare gruppo. Sto parlando dei dieci fortunati che ieri hanno iniziato le lezioni del primo Master della Cucina Italiana, un percorso di studi che, a detta degli organizzatori, non ha eguali nel panorama italiano ed europeo. Difficile non credergli. Basta guardare i nomi dei docenti che si avvicenderanno nelle 800 ore che i masterini andranno ad affrontare da qui al 5 luglio, data ufficiale di fine lezioni: Davide Scabin,Mauro Uliassi, Moreno Cedroni, Gennaro Esposito, Giancarlo Perbellini, Massimo Bottura, Heinz Beck, Niko Romito, Andrea Berton, Giovanni Santini, Ciccio Sultano, Chicco Cerea, Antonino Cannavacciuolo, Massimiliano Alajmo. Ma non basta, perché per la panificazione e pasticceria ci saranno Ezio Marinato, Corrado Assenza, Luigi Biasetto e Gianluca Fusto, per il management aziendale Raffale Alajmo, per la sommellerie Angelo Sabbadin. Ma il corso, che già potrebbe far tremare le vene e i polsi, nell'intenzione del comitato scientifico, dovrà andare oltre. E forse sta proprio qui la vera novità. Perché i 10 ragazzi dovranno affrontare anche materie più teoriche, ma ormai fondamentali per confrontarsi a testa alta nel mondo della ristorazione, come la comunicazione (affidata al giornalista Antonio Di Lorenzo), la storia della gastronomia, arte ed estetica (si mangia prima di tutto con gli occhi), nutrizione ed igiene, analisi sensoriale, chimica e fisica degli alimenti. Il tutto è stato presentato ieri a Vicenza, all'Università del Gusto, che ospiterà l'intero percorso di studi, alla presenza dei fratelli Alajmo, di Mauro Defendente Febbrari e del presidente della Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca, che costituiscono anche il comitato scientifico del corso. C'erano anche i 10 partecipanti al corso fra i presenti, orgogliosi con la loro divisa e il loro cappello. Il più raggiante di tutti Matteo Cazzola, neo diplomato all'Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Recoaro Terme, che ha potuto usufruire di una borsa di studio. L'età dei partecipanti varia dai 20 ai 42 anni, provenienti principalmente dal Veneto, ma anche da Lombardia, Lazio e Toscana. Anche l'approccio con la comunicazione pare al passo con i tempi: "Il nostro problema è che siamo unici, e lo dobbiamo comunicare - ha dichiarato Sergio Rebecca - per questo abbiamo scelto il web e i social network per promuovere il corso: sono strumenti perfetti per il target che abbiamo in mente". A parte il sito esistono infatti una pagina su Facebook e un account su Twitter attraverso i quali verrà raccontata, direttamente dai partecipanti, l'esperienza del corso. Saranno loro, dunque, giorno dopo giorno i veri testimonial del master, che contribuiranno a far conoscere e apprezzare. Una scuola nuova, con un approccio nuovo e una comunicazione (quasi) nuova. Largo ai giovani.  

Condividi

LEGGI ANCHE