Attualità

Piovono angurie

pubblicata il 06.02.2013

Ci sono momenti in cui ti rendi conto di avere il futuro davanti. È la visione di un attimo, lo scorcio di una luce fioca: ti spiazza, perché non capisci se ti piace o no, e soprattutto ti spaventa. Perché i cambiamenti spaventano sempre. Eppure alle volte sono necessari, fondamentali, inevitabili. Il futuro nei giorni scorsi è passato per Israele, per la precisione in una località vicino a Moshav Hatzeva, dove si è svolta l'Arava Open Day Agricultural Exhibition: una due giorni dedicata alle innovazioni in campo orticolo. Da sempre Israele si pone ai vertici della ricerca in agricoltura a livello mondiale, in particolare nel campo della fertirrigazione. Prendiamo ad esempio proprio la valle di Arava. Si trova fra il Mar Morto ed Eilat, ed è praticamente tutta composta da deserto. Ciò nonostante il 90% della popolazione vive di agricoltura. Certo, han dovuto ingegnarsi, mettendo a punto sistemi molto sofisticati di irrigazione e fertilizzazione, ma ce l'hanno fatta. Proprio nella valle di Arava ha sede un importante centro di ricerca in agricoltura, sostenuto da fondi pubblici e privati, dove ogni anno coltivatori e compratori di tutto lo stato si danno appuntamento per scoprire le nuove tendenze e i nuovi prodotti che la ricerca ha partorito durante l'anno. Gli effetti speciali non sono mancati quest'anno e possiamo proprio dire che se ne sono viste di tutti i colori. Perché il focus quest'anno era sulle nuove varietà colorate: carote nere, fagiolini viola, melanzane gialle, pomodori neri. A detta del direttore del centro Alon Gadiel, le nuove varietà sono più ricche in vitamine e antiossidanti di quelle normalmente presenti sul mercato, oltre che di miglior sapore. La scelta pare essere dettata soprattutto da motivazioni di marketing, per permettere agli agricoltori israeliani di competere sul mercato globale con prodotti unici e distinguibili, ma soprattutto meglio pagati e più remunerativi. Il mercato sta rispondendo bene ai pochi prodotti già in commercio, sia quello interno dei ristoranti, ma soprattutto quello estero, dove gli agricoltori israeliani riescono a spuntare un prezzo fino a quattro volte superiore a quello nazionale. Le due curiosità maggiori dei tanti prodotti presentati sono sicuramente le melanzane senza semi, in grado di assorbire meno olio in fase di frittura, ma soprattutto le mini angurie sospese. Coltivate in quello che pare essere un vigneto, crescono a circa due metri di altezza e sembrano proprio dei grappoli pendenti. Maturano in inverno invece che in estate e raggiungono il peso di 2,5-3 chilogrammi, tanto da rendere necessario l'utilizzo di una rete di contenimento per evitare che cadano a terra. Io eviterei di passarci sotto, comunque. Immagine: Central and Northern Arava Research and Development

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