Attualità

Quella sporca dozzina

pubblicata il 06.02.2010

"Che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo" mi chiedevo al termine della telefonata con la quale la Casa Vinicola Zonin mi chiedeva di partecipare all'iniziativa "My Feudo" assieme ad altri 11 prescelti. Per la verità ancor oggi non me lo spiego: non sono un tecnico, non ho alcuna cultura teorica del vino. Bevo più che posso (nel senso che assaggio la maggior varietà di vini...) da solo e in compagnia, mi prendo il rischio di raccontare cosa ci sento dentro quel bicchiere magari facendomi coprire d'infamia (uno, due). Vediamola così. Da un lato Zonin rappresenta l'altro vino: grandi numeri, linearità, prudenza e omogeneità di gusto conmfliggono pesantemente con il mio approccio emozinale alla mitica bevanda. Dall'altra Francesco Zonin si fa carico di una sensazione che come lui hanno tutti gli imprenditori degli di questo nome: percepiscono che con Internet ci si può e ci si deve fare qualcosa, ma poi faticano a concretizzare, a rieditare il loro sistema di riferimento fatto di rassicuranti camapagne a lungo termine con i Centri Media. Lavorare con Internet significa mettere le mani in un calderone ribollente di magma fuso, in cui il tempo di reazione è quello dei centometristi in finale e la capacità di cambiare idea è una delle componenti fondamentali. Mica facile, quando si lavora con i fatturatoni zilionari e decine e decine di collaboratori. Allora: di blend di vino non capisco nulla, però il kit del piccolo chimico è spettacolare. Divertente, fino, completo delle schede enologiche e di una scheda di Franco Giacosa in persona. E' un esperimento, e come gli esperimenti si dovrà fare seriamente. Dal punto di vista enologico non so quale validità possa avere: ora ci provo. Dal punto di vista della comunicazione dice tre cose che mi piacciono: 1. c'è una speranza per internet anche in Italia; 2. La comunicazione on line è molto altro rispetto al display, una moscissima riedizione dello spot - o della pagina - tradizionale. 3. Anche le grandi aziende sono fatte di uomini, ed è sugli uomini che dobbiamo investire. L'appuntamento con "My Feudo" è al Vinitaly, dove verrà presentato il nuovo vino di Butera e si parleràdei blend realizzato dalla "sporca dozzina". Io per intanto  vado a riempire le provette.

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