Riportiamo il vino a tavola
"Come comunicare il vino" è un tema interessante. Da un lato il linguaggio tecnico, spesso vittima di ironie anche feroci, dall'altro l'evocazione di una emotività un po' consunta legata allo stile di vita si sono rivelati inadeguati a catturare l'attenzione del consumatore finale. Del resto esiste un fattore critico legato al fatto che il vino è comunque una bevanda alcolica e non sarebbe socialmente approvato il messaggio diretto "Bevete più vino". Dunque la comunicazione ha cercato altre strade.
Negli anni più recenti sono emersi fenomeni di "mezza via" legati a internet e al mondo dei blog che hanno offerto il destro ad appassionati e commentatori di vario genere per poter esprimere concetti meno stereotipati, aprendo la strada allo "storytelling", parola che poi si è rapidamente consumata nel vortice del web al punto di diventare essa stessa un luogo comune. Così come l'ormai famosa immagine dell'Uomo inteso come il vignaiuolo, il produttore che spende la sua vita quasi in sovrapposizione con il suo prodotto, il cui racconto è in genere più accessibile: anzi i maligni dicono che si parla dell'Uomo perchè è più facile che parlare in modo interessante di un bicchiere.
In realtà le testimonianze raccolte da più parti raccontano di un generale timore a parlare di vino da parte di chi non è legittimato dal sistema a farlo, come se raccontare la propria esperienza d'assaggio fosse spettanza solo di una elite, selezionata non è ancora chiaro da chi.
A tale scopo una soluzione semplice è a portata di mano, ed è quella di riportare il vino nel suo luogo d'elezione: la tavola. È a tavola, è nel convivio che il vino svolge la sua migliore funzione di facilitatore di relazioni sociale. E parlare di vino mentre si parla di cibo è facilissimo, anzi automatico: lo facciamo ogni volta che al ristorante ordiniamo una bottiglia di vino: spesso senza grandi fisime, liberi dai lacci e lacciuoli dei vincoli sugli abbinamenti ma con la semplice gioia di condividere un bicchiere che ci è piaciuto, o che speriamo che ci piacerà. Per questo sarebbe bello suggerire i vini che ci sono piaciuti, quelli che renderanno gioiosa una cena, una ricorrenza, o anche il pasto di tutta la famiglia attorno ad un piatto preparato con cura: quella e non altro è la nostra "cultura del vino".
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