Attualità

Ritratti | Filippo Ronco

pubblicata il 18.05.2013

Un genio del "male" come lui non poteva di certo dar troppa retta alla giurisprudenza. Eh no. Appunto, enò. Quel suffisso che l’ha accompagnato (e accompagna) nell’escogitare, creare e tematizzare quella rete di piani infallibili che ha scelto come alternativa al suo percorso di legge. Sì, perchè agli inizi degli anni 2000 realizza che vino e tecnologia sono fattivamente distanti. Paralleli. Eppure hanno in comune troppo per nemmeno incrociarsi. Il suo amore, innanzitutto. Poi socialità. Condivisione. Rete e vino possiedono allora presupposti alquanto allettanti per andare molto d’accordo, e creare sinergie potenzialmente, enormemente, interessanti. E il suo genio, che lo sa, inizia ad imbastire squadre per tracciare ed annodare vari incroci possibili. E così... Ecco online la cultura del vino vestita da portale: Tigulliovino.it. Quaranta autori, cinquanta esperti, vino, olio, degustazioni, confonti, eventi, news, produttori, analisi sensoriali, pratiche agricole, pratiche non agricole, marketing, travel, parchi italiani, ricette, opinioni, storia, storie, distillati, vitigni, vigneti, sapori... Tutt'un gran successo. Tanto che decide di aggiungere alle dette fondamenta, vino e web, una presenza importante: le persone. E così crea il corollario annuale, off line, per suggellare la realtà di quel primo nodo. E' Terroir Vino, l'evento che è“occasione di confronto e verifica con i protagonisti dell’informazione online, gli operatori del vino e i lettori”. Poi, la sua semplice astuzia decide che è il momento di un eno-social netwok che mantenga e leghi saldamente gli eno-follower & co. Ora io dico, se sei un appassionato di vino e leggi “amplia subito le tue relazioni nel mondo del vino e del cibo, trova operatori con cui stabilire rapporti commerciali o appassionati con cui condividere la tua passione”, che fai non t’iscrivi? Enò. Vinix.com, anche con questo incrocio, col vino ha fatto rete. La partita successiva si gioca in campo pubblicitario. Anche lì, annusa eno-lacune ed è quindi la volta di Vinoclic.it. Poi. Non manca qualcuno che insegni alle aziende eno-gastronomiche un modo semplice, pratico ed efficace per comunicare i loro messaggi genuini? Esì. C’è qualcuno che lo fa in modo itinerante che permette di “conoscere le storie, le strategie, l’etica dello stare online e gli strumenti più interessanti”? Enò. E allora, che Vinix Lab Academy sia. Ma non è finita qui: proprio da un post su Vinix nasce un nuovo eno-format tanto semplice quanto pratico, diretto, efficace, dimostrazione tangibile di quanto sia utile, oltre che piacevole, condividere in rete intuizioni, scambiarsi opinioni, lanciare idee, costruire progetti, insieme. Così è VinixLive, marchio che sponsorizza eventi itineranti. I protagonisti sono operatori autogestiti sulla base del rispetto di un nucleo di dieci, semplici regole.  E' diffusione a macchia d'olio. E' tutt'Italia. E infine la furberia 2013: vino, birra oppure olio. “Scegli un'azienda da cui acquistare direttamente, decidi se preferisci comprare da solo o in compagnia e compri a prezzi scalari in base al quantitativo ordinato, fino ad uno sconto massimo del 51% rispetto al prezzo medio in enoteca sui quantitativi più grandi”. Vinix Grassroots Market, l'eno-gruppo di acquisto solidale. Che dire? Filippo Ronco. Sempre più genio del male, anzi sempre più eno-web-geniale.   Immagine: Stefano Caffarri

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