Attualità

Salone del Mobile | Manuale Minimo di Sopravvivenza Gastronomica.

pubblicata il 08.04.2013

Milano per una settimana sarà occupata da operatori del settore provenienti da tutto il mondo. Per coloro i quali nutrirsi non è solo questione di refezione, e per quanti non vivono  il design come una scelta ascetica ecco l'indirizzario minimo del Cucchiaio d'Argento. Unico. All'ultimo piano del grattacielo, la sala che prende luce da tutti i lati e la cucina di Fabio Baldassare. Consigliabile prenotare al tramonto pre godersi la città che si stempera nella notte. Certo, sul panorama dobbiamo ancora lavorare, ma il feeling è assicurato. Conto importante. Al Mercato. Piccolo ristorantino double-face: la bomboniera con cucina di ricerca da tre tavoli, e la bottega-hamburgeria per il servizio "volante". Forse il miglior Hamburger (enorme!) di MIlano. Conto medio-robusto. La Maniera di Carlo. La cucina irruenta di Lorenzo Santi, un giovine cuoco di talento, tra saggezza e momenti ludici. Conto medio-robusto Denzel. Un altro ottimo hamburger, immerso nella cultura gastronomica kosher, birra israeliana. Poco spazio, tavolinettini, conto leggero. Langosteria Bottega. Per crudisti sbicchieratori: ossessione nella ricerca delle materie - ostriche di molte specie, gamberi -  belle bottiglie anche in mescita, bel banco da chiacchiera infinita. Conto medio, anche robusto se ci si getta sulle referenze più pregiate. Enocratia. Cantina di ricerca e governo del vino: l'opera di Eugenio Boer - cuoco di furiosa creatività - al servizio di una carta dei vini "veri". Conto robusto. L'Altra Isola. Una delle più serie interpretazioni della gastronomia milanese. Non far caso ai cuochi esotici: sono più meneghini del Duomo. Conto medio. Refettorio Simplicitas. Capostipite della ristorazione "saggia". Arredo asciutto, servizio sciolto, cucina aristocraticamente popolare, conto leggero. A pranzo, leggerissimo. Manna. Un può fuori-giro, per un momento di pausa: alla corte del cuoco-motociclista Matteo Fronduti, un gigante dal cuore di burro. Di certo il menù più divertente della città: leggere i nomi dei piatti. (Ha vinto la lepre, Riassunto di Cassoeula). Conto medio-robusto. Mangiari di Strada. Solo a pranzo, per chi vuole respirare un'ora d'aria non-salonistica, la raccolta delle principali referenze di strada di tutta italia: dal pani-ca-meusa al lampredotto. Sintesi aurea di bolliti. Conto medio-leggero, proporzionale agli appetiti La Ratèra. In cerca di birrismi d'alta quota, questo angolo di appassionata competenza brassicola: dalle trappiste più seducenti ai lambic estremi. Cucina di sopravvivenza e conto leggero. Al V° Piano. ancora un ultimo piano, questa volta di un grande albergo, per la cucina fumigante di Matteo Torretta. In sala uno dei più validi sommelier in circolazione per l'ebbrezza dell'abbinamento insolito. Conto medio-robusto. Per una panoramica più completa della ristorazione milanese vista dal Cucchiaio, ecco la nostra pagina-guida. La Redazione attende ansiosa i commenti.

Condividi

LEGGI ANCHE