Attualità

Starbucks: verso la tazzina sostenibile

pubblicata il 25.03.2013

Starbucks tutti lo conoscono, ma nessuno l'ha mai visto. In Italia, almeno. Perché da noi il colosso americano del caffè non è ancora sbarcato, nonostante le voci che a intervalli regolari si rincorrono. Perché da noi il caffè è un'istituzione nazionale. Perché nemmeno Pizza Hut s'è ancora fatto vedere da queste parti. Insomma l'Italia per alcuni prodotti sembra un territorio inviolabile. Troppa concorrenza e troppa cultura su alcuni prodotti per accettare la versione americana.Starbucks viene spesso analizzato e criticato per le sue politiche: economiche, sociali, ambientali. Qualche anno fa fu al centro del ciclone per il consumo d'acqua nei vari punti vendita sparsi per il mondo. L'azienda infatti consuma 23 milioni di litri d'acqua al giorno, a causa del fatto che i rubinetti per la pulizia degli utensili utilizzati in cucina e nella preparazione del caffé rimangono aperti tutto il giorno.Troppe critiche hanno portato Starbuck a correre ai ripari. A gennaio ha infatti aperto il primo caffè eco-sostenibile della sua catena: un locale ricavato dal riciclo di container utilizzati dalla stessa società per il trasporto di merci. Un edificio al passo con i tempi, con tanto di riciclo dell'acqua piovana, risparmio idrico attraverso la pratica dello Xeriscaping, utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e risparmio energetico. L'azienda ha infatti dichiarato di voler ridurre il consumo di energia elettrica del 25% entro il 2015, oltre che di voler arrivare progressivamente ad utilizzare solo fonti di energia rinnovabili per i propri locali.Ma il 2015 è l'anno di un altro traguardo: quello del caffè etico. Stabucks starebbe acquistando infatti la sua prima piantagione di caffè, 600 acri (circa 240 ettari) in Costa Rica. Nei piani dell'azienda questo dovrebbe diventare un centro di ricerca per il caffè, un punto di riferimento per tutti gli agricoltori che producono i chicchi per la multinazionale. Ma anche un luogo dove sperimentare nuove varietà, oltre che nuove tecniche di coltura, che siano sostenibili per l'ambiente e vantaggiose per gli agricoltori.Immagine: Open Buildings

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