Attualità

Tacatì, supermercato diffuso ad Asti e Torino

pubblicata il 09.11.2012

Quando si parla di spesa, del gesto di fare la spesa, si accavallano discorsi che puntellano il pathos contornandolo di affermazioni perentorie sul buono e giusto, sull'ambiente e sul benessere, sul km zero e la terra vicina: fare la spesa è un atto politico, dicono a destra; fare la spesa è un gesto intimo per la tua cistifellea, dicono a sinistra.
Fare la spesa, alla fine, è difficile: la maggior parte delle persone si arrabatta un paio d'ore il sabato mattina, tra il pupo che strepita e la lavanderia che aspetta. Si dirige dove c'è parcheggio, dove ci sono le offerte, dove con un solo carrello può acquistare colazione / pranzo e pure i calzini per il criaturo. Contadini, mucche vere, frutta dall'albero: non pervenuti. Non abbiamo tempo, non abbiamo soldi, non abbiamo cultura né pazienza.
Se nel mondo ideale l'educazione alimentare inizia dalla culla e il mercato del paese è fornito da cordiali coltivatori diretti che porgono frutta di stagione, nella realtà quotidiana compriamo quello che capita e magari la mela del contadino è pure cattiva. Fare la spesa, alla fin fine, è una giungla.
E qui arriva Tacatì, il supermercato diffuso partito da Asti per conquistare Torino, che ha risolto problemi di pigrizia, etica e di gusto in un solo clic.
Tacatì è un supermercato online, dove poter fare una spesa a un prezzo conveniente: è possibile ordinare frutta, verdura, carne, pasta e altri prodotti alimentari, ma anche detersivi, cosmetici e prodotti per la casa. Si appoggia a produttori del territorio, laboratori artigianali ed esercizi commerciali di Asti, Torino e limitrofi che sposino l'attenzione per lo sviluppo e la qualità locale. Ma il KM0 non può nulla senza la comodità, per moltissimi: è quindi con sollievo che è possibile farsi recapitare la spesa a casa o in ufficio e ritirarla presso un punto convenzionato.
Qui un'idea dei costi: 1 pacco frutta e verdura di stagione da 5kg + 1 succo di frutta alla pera + 1 toma + 6 uova allevate a terra e consegna in ufficio = 17€. Mi piace.
Mi piace ancora di più l'idea del supermercato diffuso, ossia la capacità che hanno Giulia e Stefano di Tacatì di fare rete intorno a dei prodotti: dalla selezione di fornitori locali, passando dai punti Tacatì fino alla consegna con un volto che ti saluta, è un supermercato che fa del network il proprio punto di forza, creando un cortocircuito molto interessante tra web e territorio.
Tacatì comunica su Facebook e su Twitter per informazioni e assistenza, è velocissimo nella risposta e sempre molto cordiale.
Due gli assi su cui si può puntare per migliorare: un ampliamento della scelta dei prodotti e la possibilità di metodi di pagamento alternativi a PayPal, come il contrassegno.
La direzione sembra essere quella del franchising, noi aspettiamo e intanto facciamo clic.

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