Attualità

Tasting Panel is the New Loud

pubblicata il 10.10.2009

In principio fu Poggio Argentiera: il funambolico GP Paglia sottopose i suoi vini a 100 assaggiatori senza filtri. Niente selezione degli assaggiatori, niente sguardi occhiuti sul dilettantismo, niente censure sui commenti. Fu un successo, tanto che lo ripetette. Tanto che un'altra figura di spicco del mondo del vino, Francesco Zonin, lo seguì. Per certi versi ancor più rivoluzionario, che una Casa di quel "peso" si mettesse in giuoco così spregiudicatamente. Non è una velleità: io credo si tratti di una forma di sondaggio di spessore colossale - una fonte di informazioni micrometrica - a costi irrisori. E una forma di buzz di eccezionale precisione, oserei dire chirurgica: niente a che vedere con la fumosa obliquità di molti piani di marketing virale che mi trovo a valutare. Qualcuno, ma non si sa chi, fa qualcosa - ma non si sa cosa - da qualche parte: ma non si sa dove. Mi piace. Ora il saggio Davide Cocco di StudioCru segnala il Tasting Panel della Grappa della Distilleria Brunello: inutile dire che mi sono iscritto. Curioso quello del burro delle Fattorie Fiandino. Mi sa che lo provo. Immagine: Sorgente del Vino

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