Attualità

Tutti i numeri della FAO

pubblicata il 20.06.2013

Una delle cose di cui essere fieri in Italia è la presenza a Roma della FAO. La ospitiamo vicino alle Terme di Caracalla e al Circo Massimo, nel palazzo che sarebbe dovuto diventare la sede del Ministero per l'Africa Italiana, poi soppresso dall'Italia Repubblicana nel 1953. La FAO (Food and Agriculture Organization) è l'organizzazione delle Nazioni Unite nata per combattere la fame nel mondo e contribuire allo sviluppo dell'agricoltura e dell'alimentazione. La FAO ha una storia di quasi 70 anni, iniziata nell'ottobre del 1945 a Città del Québec e legata al nostro paese a partire dal 1951, anno in cui la sede fu trasferita da Washington a Roma. Fra le varie opere meritorie dell'organizzazione, vi è anche la pubblicazione ogni anno di un annuario statistico che dipinge lo stato dell'arte dell'alimentazione e dell'agricoltura a livello mondiale. Centinaia di pagine dedicate a tutto quanto sia possibile riassumere in numeri relativamente a queste tematiche. L'edizione 2013 è appena stata rilasciata e traccia quelle che sono le tendenze sulla fame e la malnutrizione nel mondo, oltre che sul contributo dell'agricoltura sul tema del riscaldamento globale e sullo stato delle risorse naturali. I dati più importanti riportati sull'annuario ci parlano di una situazione in cui ci sono almeno 870 milioni di persone al mondo malnutrite. Di queste 852 milioni vivono nei paesi in via di sviluppo, con l'Africa che ha anche il triste primato della percentuale più alta di persone sottopeso, superiore al 20% in 16 paesi del continente. A fronte di ciò c'è da dire però che la produzione agricola negli ultimi 50 anni è triplicata, grazie a un aumento della produttività media per unità di superficie e all'intensificazione delle colture. Anche la media delle calorie pro capite assunte ogni giorno dalla popolazione mondiale è aumentata: dalle 2.200 kcal medie dei primi anni '60 fino alle attuali 2.800 kcal. Il primato è di noi europei, con una media di 3.370 kcal al giorno. I cereali restano la fonte di cibo più importante e occupano oltre la metà della superficie mondiale coltivata. Se ne producono 2,3 miliardi di tonnellate all'anno, di cui circa 1 miliardo destinate al consumo umano, 750 milioni a quello animale e il resto destinato a lavorazioni industriali, produzione di sementi o sprecate. In aumento anche la spesa delle nazioni nella ricerca e sviluppo in campo agricolo: dai 26,1 miliardi di dollari del 2000 siamo passati ai 31,7 miliardi del 2008, anche se la maggior parte dell'incremento è dovuto a poche, grandi nazioni. Diversi, dunque, i segnali positivi, a fronte di una battaglia alla fame e alla malnutrizione che pare però ancora difficile da vincere.

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