Attualità

Un giorno tutto questo sarà bio

pubblicata il 22.02.2013

Il Biofach è l'evento più importante a livello europeo per i prodotti derivanti da agricoltura biologica. L'ultima edizione, quella che si è svolta dal 13 al 16 febbraio scorsi, ha visto ancora una volta aumentare il numero di visitatori presenti, arrivati al considerevole numero di 41.500. Non male per un settore che fino a qualche anno fa era considerato di nicchia, con pochi negozi sparsi sul territorio. Eppure oggi l'ascesa dei prodotti biologici è sotto gli occhi di tutti: catene di negozi sempre più specializzati e riforniti, linee dedicate presenti in GDO, per un giro d'affari che vale circa 63 miliardi di dollari a livello mondiale e 3 miliardi di euro a livello italiano. I dati nazionali da poco diffusi da Ismea/GFK-Eurisko rivelano che nel 2012 la spesa per i prodotti bio ha riscontrato un aumento del 7,3%, dopo il più 9% dell'anno precedente. Un settore che sembra non conoscere crisi insomma, a parte l'area del sud Italia. Perché il mercato interno è fortemente sbilanciato al nord, che assorbe il 70% dei prodotti, con il centro che segue con il 23%. Il rimanente 7% viene acquistato al sud, che ha registrato, come si diceva, nel corso del 2012 un calo del 7,1%. Nella top ten degli acquisti spiccano le uova, il prodotto biologico più acquistato in assoluto, seguito a distanza da marmellate e confetture, latte e yoghurt, che ha perso il podio per un calo sugli acquisti. A trainare la crescita sono però biscotti, dolciumi e snack, oltre che le bevande analcoliche, con un incremento rispettivamente del 23% e del 16%. Com'era da aspettarsi in forte aumento l'acquisto nei discount, che hanno registrato un incremento del 25% sugli acquisti di prodotti da agricoltura biologica rispetto al 2011. Il trend viene confermato anche da un recente sondaggio di VdG magazine, condotto on line su 1.700 utenti di blog, forum e community dedicati al mondo del cibo in Italia. Un intervistato su tre ha dato la preferenza ai prodotti biologici fra quelli che influiscono positivamente sull'umore. E sembra essere proprio il buonumore la linea guida principale per i consumi di cibo, con il 31% delle preferenze. Il bio insomma ci fa tornare il sorriso. Di questi tempi non è poco. Immagine: Claudia Zigliotto

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