Attualità

Veni, vidi, Vivit

pubblicata il 18.12.2012

L'anno scorso è stato un grande successo. Sto parlando del Vivit (Vigne Vignaioli Terroir), il salone nel salone, la parte dedicata ai vini biologici e biodinamici del Vinitaly, che l'anno scorso ha era alla prima edizione. Era ospitato al primo piano del Palaexpo, con 127 produttori provenienti da Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Ed era sempre pieno, quasi al limite della sostenibilità, tanta era la curiosità e l'entusiasmo di vedere qualcosa di diverso, quasi alieno e antagonista, all'interno della più grande manifestazione vitivinicola del mondo. In effetti l'apparenza era di qualcosa catapultato all'interno della manifestazione: banchetti tutti uguali, minimali, spazi ridotti, nessuna possibilità di personalizzazione e bicchiere da degustazione che veniva consegnato all'ingresso. Il pericolo era quello di attirare più che altro curiosi e appassionati. E invece sono arrivati anche i commercianti, i buyer, gli importatori. Si sono fatti affari, insomma. È di ieri l'annuncio che Vivit quest'anno si sposta e raddoppia. Basta Palaexpo, ma il ben più comodo padiglione 11, che verrà ampliato e inaugurato proprio durante il Vinitaly, per dare più spazio alla manifestazione. Una nuova area, insomma, che l'ente Veronafiere indica come maggiormente fruibile e funzionale. I produttori per iscriversi devono sottoscrivere un'autocertificazione che comprovi l'aderenza dell'azienda e dei vini presentati ai regimi dell'agricoltura biologica o biodinamica. Da quest'anno, e per i prossimi tre, la confomità di queste affermazioni è stata affidata all'associazione di produttori Vi.Te. - Vignaioli e Territori, presieduta da Giuseppe Ferrua, che vigilerà sulle iscrizioni. Il Vivit sarà aperto anche ai distributori di vini stranieri, purché rispettosi di quanto richiesto dal regolamento. Un ente fiera che rilancia quindi, dopo l'esperimento dello scorso anno, e alza l'asticella della sfida con le altre due manifestazioni storiche dedicate a questi vini: Vinnatur e ViniVeri. Che di certo non resteranno a guardare. Immagine Vinitaly

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