Attualità

Viaggio in Sardegna | Monica e Nuvole

pubblicata il 13.07.2011

Fa caldo e penso a quanto questo caldo padano sia davvero diverso da quello dell'Isola, perchè immobile, fermo. Non solleva le nuvole, le trattiene. E poi, come scrive anche l'inarrivabile Flavio Soriga, a peggiorare la situazione c'è sempre qualcuno, durante una pausa di lavoro o in fila alle poste di Salso o ad un aperitivo milanese, c'è sempre qualcuno che ad un certo punto, venuto a sapere della tua insularità sarda e autoctona, comincia a spiegarti com'è speciale la Sardegna e come la tua, la mia scelta sia stata scellerata. Non importa che tu sia nato a Ottana nel bel bezzo del nulla petrolchimico o a Cheremule, villaggio di 80 anime che misteriosamente fa comune, non importa, perché loro, solo loro, sanno ed hanno il dovere di ribadire che: la Sardegna è speciale. Ma si, è che noi sardi siamo fatti male, ci perdiamo in desideri ed ambizioni da quattro soldi, come quella di studiare in una grande città continentale per inventare un destino o diventare un manager o un grande sommelier o trovare la donna della vita e costruire una famiglia. Sprechiamo tempo e forze, quando avremmo intorno a noi la magia, il mare, i silenzi, il vento, sì il vento, quello che porta via le nuvole. E poi loro, sempre loro, ti dicono che la Sardegna è bella, è bellissima per carità, ma a maggio, a ottobre, il massimo a settembre, ma luglio e agosto mai. E poi la Gallura è modaiola, il centro è inesplorato, il Sulcis è povero, Stintino sembra le Maldive. E già, sai quanto è orribile a luglio Ezzi Mannu? Sai che profumo c'è tra i castagni di Aritzo? E poi si, ad agosto in effetti non ha senso fare un bagno gelido alle Bombarde o cantare ubriachi all'Immacolata facendo ballare i ceri a la Faradda de li Candareri. A questi pensieri mi arrendo, torno a casa, apro il frigo dove ho messo a rinfrescare un pezzo d'Isola, e stappo l'Antigua di Santadi, Monica. Di Sardegna. Vitigno sardo come pochi poiché coltivato in tutta l'Isola, qua in versione base, sulcitana, con quel poco di Carignano a dare potenza, cemento e vetro, spremuta di mirto e more, macchia mediterranea e salata, pieno e lungo, vinoso di grande bevibilità, che con un pezzo di pecorino di media stagionatura, anche solo 6 mesi, di quello di Osilo magari, potresti berne tutta la bottiglia da solo. La Sardegna è un'Isola in mezzo al mare, chiunque ci sia nato e cresciuto ha il diritto di saperne abbastanza per raccontare e soprattutto per smussare certezze che tali non sono. Come queste nuvole.

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