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Vinitaly | Manuale Minimo di Sopravvivenza Gastronomica.

pubblicata il 07.04.2013

C'è il Vinitaly. Molto probabilmente ognuno dei 25 lettori di questo post sa cosa bere in questi giorni. Nella nostra infinita presunzione, pensiamo di poter suggerire qualche Tavola che lenisca il turbine alcoolico perpretrato durante la giornata. Magari anche facendo qualche chilometro per prendersi un po' di respiro. Un elenco di suggerimenti parzialissimo e senza alcuna pretesa di completezza. Antica Trattoria Al Bersagliere. A Verona, vicino all'Arena cucina di stretta osservanza, generosa e umana. Se vi resta l'ardire, trionfo della Valpolicella nella carta dei vini. Conto medio. I Masenini. Ancora tradizione ma con qualche pretesa in più in questo locale vicino a Castelvecchio. Spazi respirabili e servizio amorevole, cucina di sicurezza, e scelta generosa di rossi veronesi e veneti. Conto medio-robusto. Oste Scuro. Cucina ittica, ancorata ad una attenta selezione della materia prima. Niente acrobazie e molta sostanza, bella carta bianchista, conto robusto.  Il Pompiere. Bell'ambiente caldo e vaporoso, puoi accontentarti di taglieri e di una cucina semplice ma accurata. Tanto vino, in centro vicino alla cosiddetta Casa di Giulietta. Borsa. A Valeggio sul Mincio oltre ad una boccata d'aria fresca nella verzura, il miracolo dei tortellini, in questo luogo senza tempo proposti nei tre modi. Conto educato. Vecchia Malcesine. A Malcesine, oltre al fiume più corto del mondo - l'Aril di 175 metri - troverete la gran cucina di lago colorata e briosa a mano di Leandro Lupi. Conto robusto ma nemmeno tanto. La Peca. A Lonigo una delle espressioni più interessanti della cucina veneta ma anche intaliana in genere: estro e sapienza, e una carta di vini monumentale, servizio hi-class in un locale di grande comfort. Conto robusto, ma meritevolissimo. I Tigli. La famosissima non-pizzeria di Simone Padoan, probabilmente l'epigono della saga dei Nuovi Lievitati: esperienza da non perdere, dimenticando a casa l'idea della pizza che avete in mente. Bella scelta di birre. Prenotare sempre. Conto medio. El Coq. A Marano Vicentino, la cucina furiosamente meccanicistica di Lorenzo Cogo, il giovine e commentatissimo cuoco assurto agli onori delle cronache. Arredamento ultra minimalistico - da rotonda sul mare - e conto robusto. Merica. Per un ristorante come lo intendeva trent'anni fa - grandi sale e carrelloni di bolliti -  questa Casa di Sommacampagna, per un'idea di cucina senza arzigogoli, in cui la routine diventa quasi un valore vintage. Conto medio.  

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