Attualità

Vinix Grassroot Market: più vino per tutti. La nuova frontiera dell'e-commerce

pubblicata il 18.01.2013

Filippo Ronco è un instancabile mestatore di pixel. Se non li mesta di riffa, finisce a rimestarli di raffa. Ha un milione di idee che ha l'abitudine di provare a realizzare, spesso riuscendoci. Di solito poi le battezza con un nome anglosassonizzante, per cui non ha ancora perso l'insana passione. Di questa nuova cosa non cercherò di tradurre il nome, ma più mi preme segnalare una iniziativa che di certo susciterà interesse. In sostanza un e-commerce ultra-evoluto, con una tecnologia raffinata sotto: ma a questo il Ronco ci ha abituato. L'idea - il suo miracoloso concretizzarsi - meritano invece una parola in più. In sostanza l'utente si trova un panel di produttori, che mettono in vendita il loro vini a prezzi progressivamente più favorevoli al crescere delle quantità acquistate. Fin qui siamo nei prati del consueto. Acquisto minimo 6 bottiglie, ordine, eccetera. Cose di casa, nel venti-tredici. Ma quello che si può senza dubbio definire One Step Beyond è il sistema delle cordate. Una sezione dell'applicazione consente di creare un gruppo d'acquisto - chiamato "cordata" - a cui possono aggregarsi altri utenti con il criterio della prossimità.  La cordata ordina quantità importanti di vino, e ottiene sconti importanti. Sempre con il supporto delll'arnese digitale che tiene conto di tutto e semplifica la vita degli aspiranti Filini. Vantaggi dell'unirsi ad un cordata: assortimento, spedizione unica, prezzi vantaggiosi. E' un progetto ambizioso, basato sulla lunga esperienza degli incontri-mercato tra produttori e consumatori (i Vinix Live!). Introduce una modalità nuova di distribuzione, e solleverà di certo alti lai da parte dei catastrofisti della disintermediazione. Ma il luogo del servizio resta l'enoteca: dove puoi acquistare una bottiglia per tipo, o anche una sola, all'ultimo momento, magari facendoti consigliare. Il Grassroot Market va bene per chi ha le idee chiare su cosa e quanto vuole consumare, e probabilmente in enoteca non ci andrebbe lo stesso. Non resta che guardare.

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