Attualità

Vivere e morire ad Atene, posti che vai, posti che no.

pubblicata il 06.09.2011

La seconda volta che vai ad Atene - ammesso che in mezzo non ci sia un'Olimpiade che la rivolta come un calzino - ti impressioneranno un po' di meno le emergenze classiche, e un po' di più quella vita liquida e ribollente che traspira nella sterminata piana. Dovresti salire sulla collina del Licabetto (7€) per avere una visione d'insieme: una colata di cemento bianco, fino all'orizzonte da un lato e fino al  mare dall'altro. Condominii senza soluzione di continuità: con tente da sole giardini pensili e piscina da un lato, grondanti decadenza dall'altro a seconda dei quartieri. E' facile lasciarsi contagiare dall'atmosfera levantina, a metà strada tra una Genova ferruginosa e una Istambulgo fumigante, ma sempre squassata da una energia vitale che solo le molte serrande abbassate incrinano. Da turista, pur emendato di guide e torpedoni, non hai altro che perderti per le vie del centro, meglio a piedi: il riferimento dell'Acropoli visibile ognunque è garanzia di serenita d'orientamento, anche nella canicola agostana. Gli ateniesi mangiano sempre: o meglio, si rifocillano a tutte le ore, e atutte le ore i buttadentro sono arzilli e gai e pronti a trascinarti nelle ombre e nelle verzure dei caffè con distesa, dei ristoranti all'aperto, dei ristoranti al chiuso che però hanno anche posto all'aperto. Poca formalità, tutto appare così lazy: prendi un caffè o un porco intero allo spiedo, sarai ugualmente amato. Seppur con alterne vicende.
Vedi quel locale che si trova alla fine della via pedonale ai piedi  dell'Agorà, rinfrescato da ventilatori umidificati, con lo splendido cavedio interno. Un semplice mezedoponeion che dovrebbe chiamarsi più o meno Diagnos e offre le solite ma coloratissime Greek Salad, Ouzo, Birre Greche, copiose macedonie di frutta, focaccette e panini. Il proprietario poi ama l'italia, e non si tratterrà dall'offrirvi una selezione di dolcetti.
Poco più in là, in piazza della cattedrale, troverai il Caffè Minoas con i suoi ombrelloni parasole: il menù è lo stesso, con le stesse mezedas di tutta la grecia. Le birre sono servite anche alla spina  ma: il toast con le patatine fritte da sacchetto non lo vogliamo.

Condividi

LEGGI ANCHE