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Walter De Battè | Vino e Simposio, e le suggestioni dell'Arkè

pubblicata il 05.06.2012

Sbatto le ciglia quando la faccia spiegazzata di Walter de Battè mi fa Si,si con la testa: faceva il collaudatore d'armi. Subcquee, dice. E ci credo, che si porta in giro quel petto ampio e potente, fermo come la carena di un gozzo, e quegli occhi mòtili e penetranti che mi immagino possano attraversare anche la penombra dei fondali L'incontro con Walter ha i tratti teatrali del dramma: anzi, ha una sua drammaturgia alla quale l'uomo si dedica con un puntiglio raro. Chiama alla memoria la sacralità dell'ospite, mentre ti attende nella cantina di Prima Terra. Sono archi costruiti con la Technè di mastri di scalpello che hanno spaccato la pietra con precisione quasi strumentale. La malta è solo un'idea, tanto gli spazi sono precisi. Racconta la sua idea di vino: una specie di percorso nelle diversità, nell'idea stessa di uomo: il vino come una specie di rappresentazione, di sintesi tra la natura primordiale e la natura umana, le molte intelligenze, le molte culture. I vini di Walter de Battè sono un viaggio vero: e le parole del fauno dei boschi ne cesellano i volumi. Presto anche in video. Carlaz '10. Vermentino con 3 gg di bucce, 50% di sosta in legno di lungo passaggio.Giallo intenso, una formidabile marca di zolfo, selvatico. Secchissimo, nervoso, amaro. Tannini decisi, rasposi, ricorda i toni delle radici amare. Strettissimo, lineare, diritto. Assai persistente, con la riga minerale che tira avanti. Harmoge '9. L'armonia di Vitruvio: Bosco, Vermentino, Albarola. 5gg di bucce, 1 anno sur lie in barrique. Giallo pieno, con spiccata mineralità al naso. Meno zolfo più frutto, un accenno di grassezza. Secco, con un senso anche pastoso. Sensazione dolce e liquida solo all'abbocco, poi s'alza e vola teso. Altrove '9: Rossano di Nizza, Marzanne. Stessa vinificazione dell'Harmoge, ha profumi pregni di freschezze erbacee, pur non privi dell'attesa spinta minerale. Essenziale, con questo attacco gentile che prima si ritrae e poi torna e abbraccia. Amaro, ma con una piccola piega accogliente sul fondo. Bozòlo '9. Curioso blend di Dolcetto e Merlot. Un tonneau da 40gg di macerazione.Rubino e porpora. Singolare effluvio di spezia e balasamico. Spirito. Tanninoni in batteria e una certa levità, con un sorso veloce a rincorrere. Limpido il finale privo di acciacchi e pesantezze. Tonos '9. Ancora Vitruvio, per il lato oscuro dell'armonia: tanti vitigni in un vigneto vicino al fiume. Rubino schietto. Dolce e salato, più frutto e meno spezia. Sorso frenato, stretto, tirato su tannini ancora tesi. Bello il finale, senza increspature. Cericò '8. Un progetto ardito di De Battè, con oltre 15mila ceppi per ettaro di grenacce e poco syrah. Naso dolce, gentile, con una chiusura che sa di cantina. Bocca squadrata, con tratti piccanti ed amari, tannini generosi, grande profondità, grande peso, grande complessità. Molto espressivo anche nella seconda parte del sorso, pur appena breve all'uscita. I vini di Walter de Battè lasciano il segno. Personali, forti, non facilmente confondibili.

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