Dici
Setteveli e ti si apre un universo papillare di sconfinate dimensioni. Difficile scriverne con un certo distacco, senza farsi coinvolgere, anche solo minimamente, con tutti i sensi.
Dici Setteveli e non puoi non fare riferimento all'annosa questione circa la sua paternità. Si tratta della torta inventata dal trio
Mannori,
Biasetto,
Beduschi oppure ha origini siciliane e porta la firma del palermitano
Cappello? Non è dato sapere come siano andate effettivamente le cose, pare tra l’altro che i contendenti siano numerosi, resta il fatto che oggi Setteveli è un marchio registrato di proprietà esclusiva dei tre maestri pasticceri di cui sopra, i quali la idearono per rappresentare la donna, il tema scelto dall'Italia per il campionato mondiale di pasticceria del 1997, che vinsero proprio grazie a questo dolce. Dunque una metafora di seduzione, armonia, dolcezza, forza e audacia.
Fuori da ogni contenzioso, la Setteveli resta un dolce unico. Una torta di alta pasticceria che conquista con ciascuno dei suoi strati per le sorprendenti consistenze dell'insieme: da un lato la croccantezza del pralinato ai cereali della base e dei sottili veli di cioccolato posti all'interno, dall'altro l'eleganza della mousse al cioccolato fondente al 64%, eterea, sensuale, e del bavarese alla nocciola, passando per la sostanza del pan di spagna al cacao. Per non parlare di quel nappage così lucido, nero, perfetto. Tutti aspetti che trascinano chi la assaggia in un armonico vortice di piacere puro.
L'esemplare degustato proviene dalla
pasticceria Mannori, che da qualche mese ha aperto un punto vendita a Sasso Marconi, in via Setta 5, e ha un costo di 23 euro per una Setteveli di medie dimensioni.