Se c'è da gettarsi in una delle trattorie dell'Emilia bella, la Cantina può essere un rifugio di sicurezza. Annidata in un angolo ma che più angolo non si può della piazza centrale del paese, è lì dal tempo dei tempi: che prima c'era una paninoteca e prima ancora, devo chiedere a Carlo Cotica.
Cavriago è il famoso paese sovietista in cui nereggia un monumentale busto di Lenin, posto in piazza Lenin: culla della Rifondazione Comunista tanto da avere un
blog dedicato. Diciamo che entrare in un locale dedicato a Garibaldi, nel paese più a sinistra d'Italia (certo ci sarebbe Colonnata, ma non so dove mettere gli anarchici...) fa un effetto a mezza via tra la macchina del tempo e cinema estivo, pur nella notte invernale che s'affronta.
Alla Cantina avrai cucina diretta, schietta e senza paturnie: all'ombra degli inquietanti gechi appesi al soffitto scorrerai piatti dal nome inequivoco, e quasi mai schiavo della verbosità cicisbea e pelosa in cui non raramente nelle Osteria rustico eleganti, magati con l'acca davanti (la rima baciata è inclusa nel prezzo).
Hai salumi di degna fattura e un bel tortello di zucca fatto in situ, seppur acciaccato da un soffritto eccessivamente abbordato di salsa di pomidoro. C'è bella scelta di carni di ottima qualità eseguite senza strafare e con una certa cura, mentre la spalla cotta con grana e balsamico rasenta l'efferatezza: due foglie di insalate orfane di uno scopo nella vita, limone, tutto ad assommarsi in un piatto voluminoso ma ahimè, prescindibile.
I dolci sono fatti in casa, come ostenta a gran voce la carta: e la torta cioccolatino si lascia addentare senza fare resistenza. Ma dovrai segnare questa onesta Tavola nella pagina dei buoni in virtù della sua bella scelta di vini, per nulla casuale, per la spensieratezza del servizio, per la gentilezza del conto - in provincia di RE è miracoloso - e per l'importante selezione di birre artigianali di ogni ordine e grado. Virtuosamente scelte e raccontate per dippiù.
Affollato sempre, per il primo e per il secondo giro nelle sere
clou, va bene per la ricerca della satollanza di cibarie spesse, ma anche per un bicchiere in compagnia di un piatto di qualcosa, dai e vai.
NdA: l'illuminazione giallognola impedisce un benchè approssimativo del settaggio del bianco, le foto sono quelle lì.