Sembra buffa, come cosa. Eppure, in fin dei conti, è appropriatissima: una bottega di norcineria nella romana via della Scrofa. Pare quasi un omaggio, e in un certo senso lo è. Le stradine del centro di Roma, anche se assediate dai turisti, non hanno perso una loro verace romanità: un avamposto di questo imperdibile carattere è l'Antica Norcineria al numero 100, appunto, di via della Scrofa. Un angoletto famoso: lì accanto c'è l'arcinoto ristorante Alfredo alla Scrofa, che si disputa col non lontano Alfredo a piazza Augusto Imperatore la primogenitura delle ancestrali, “ignoranti” ma fastose fettuccine dette “al triplo burro”, le stesse che, dopo indicibili travisamenti e manomissioni, in America divennerole famigerate “Fettuccine Alfredo”.
In America, quantomeno, non hanno scopiazzato i salumi del norcino lì accanto, che pure ha un'antica storia: i gentili addetti vi mostreranno foto addirittura ottocentesce. Attualissima, in ogni caso, la ghiottoneria dell'offerta. Si spazia anzitutto sulle cose buone della romanità, più umili, non celebri e divulgate come i salumi toscani, ma tuttavia notevolissime. La produzione propria offre le salsicce fresche. Le più piccole sono chiamate simpaticamente Bom Bom, mentre le sorelle maggiori hanno la lunghezza e la grammatura delle tipiche salsicce laziali legate una in fila all'altra. La variante è quella che potete aspettarvi: avrete da scegliere tra le salsicce dall'impasto macinato fine, e quelle a punta di coltello, chiamate semplicemente “salsicce a pezzi”. Va da sé, sono perfette in cucina o semplicemente grigliate da sole, possibilmente su vere braci.
Tra i salumi di produzione casalinga spicca naturalmente la Corallina, il mitico salame pasquale romano a pasta fine, coi grasselli bianchi non macinati. E ovviamente, il guanciale: il soffitto di questa norcineria ne è tappezzato. Col guanciale della famiglia Leoncilli, se avete dimestichezza con fornelli e pentole, avrete la garanzia di un'amatriciana e di una carbonara come si deve.
In ogni caso, c'è parecchio altro: per esempio, le sentimentali salsicce passite di fegato (esistono anche fresche, ma si trovano raramente: quando questo negozio le ha, vanno comprate al volo). Il prosciutto crudo di montagna, che una volta tanto non è una furbata. Il prosciutto di Praga con l'osso, tagliato al coltello. Le coppiette. Il salame di cinghiale e quello al tartufo. I prodotti non laziali. La piccola selezione di formaggi.
Questa norcineria è anche macelleria “di fresco”, sia pure totalmente devota alla carne suina: non mancano tagli di maiale semplici, e preparati più fantasiosi pronti da cuocere.