Lungo il percorso dei viali di circonvallazione di Bologna un tempo si ergeva le terza cinta muraria cittadina. Alta nove metri e spessa quasi uno, essa era interrotta da dodici aperture che normalmente consentivano l’accesso alla città e venivano chiuse in caso di minacce di guerra. Nel XX secolo le mura furono completamente abbattute per questioni economiche e di sviluppo e solo dieci di tali porte furono salvate dalla distruzione. Una di queste è Porta Castiglione, vicino alla quale un tempo passava un fiume, il Savena, che si diramava in tutta una serie di canali atti a fornire energia e forza motrice ai numerosi opifici della zona. Ora, insieme alle altre nove, è un punto di riferimento per i bolognesi che si trovano a districarsi nel traffico cittadino.
Da qui, percorrendo poche centinaia di metri in direzione del centro, si giunge al civico 73 dove si trova una pasticceria che è stata da poco rinnovata – l’inaugurazione risale a settembre scorso – e che è condotta dal maestro pasticcere Francesco Elmi, associato all’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Una formazione di tutto rispetto la sua, che vanta collaborazioni al fianco di illustri colleghi, quali Rolando Morandin, Emanuele Saracino e Gino Fabbri.
All’interno di Regina di Quadri il colore prevalente è il bianco, l'ambiente è luminoso e moderno, in cui domina il grande bancone ad angolo. Ad un’estremità dello stesso si trova una vasta e coloratissima scelta di mignon, tra i tanti: boeri, scorze candite ricoperte di cioccolato, piccoli tranci di foresta nera, la tradizionale torta di riso, macaron e cannoli siciliani. Dolci per lo più italiani con qualche richiamo alla pasticceria internazionale. Sorprende la qualità delle brioches per la colazione, assaggiata la “parigina”, vuota, dal gusto neutro, leggera e ben sfogliata, burrosa al punto giusto, e il pain au chocolat, anch’esso di ottima fattura. Tutti aspetti che denotano la grande passione del maestro per i lievitati. Buona anche la biscotteria, semplice, friabile e delicata.
Viste anche le torte, dalle quali traspare grande cura e attenzione per il dettaglio, caratteristiche che si ritrovano anche nelle crostate e nelle bavaresi. Sugli scaffali sono in vendita anche molti prodotti confezionati, come marmellate, panettoni e certosini di diverse forme e misure, e qualche prodotto al cioccolato come la Bianco Merenda, una crema spalmabile al cioccolato bianco e latte condensato alla vaniglia. Il tutto sempre preparato dalle abili mani del maestro pasticcere e dal suo staff.
Il locale ha dimensioni piuttosto ridotte ed è facile trovarlo affollato soprattutto per la colazione. Ciò nonostante il servizio è sempre cortese e veloce. Con un pizzico di fortuna si può trovare un posto a sedere in uno dei quattro tavoli nella sala adiacente a quella principale. Si trova a ridosso della zona a traffico limitato ed è quindi consigliabile parcheggiare nelle vicinanze della porta.