I caffè storici sono un patrimonio italiano tra i più belli da preservare. Oltre al loro fascino ambientale e tradizionale, spesso questi locali sono notevolissimi anche per quello che offrono da mangiare e da bere. Se poi si tratta di pasticcerie, rette da qualcuno che sa fare il suo mestiere, siamo a cavallo.
A Codogno (Lodi), il paesino che secondo alcuni autori ha dato i natali al Grana Padano (ma i cittadini di Lodi non saranno mai d'accordo...), dal 1880 il salotto buono è la Premiata Pasticceria Cornali, che sforna anche il prodotto più celebre della zona: il Biscotto Codogno.
Dopo le prime esperienze a San Colombano al Lambro, Angelo Cornali aprì il suo caffè negli anni Ottanta dell'Ottocento. Un caffè d'alto livello, degno di una città ben più grande: gli avventori arrivavano anche da fuori. Ma erano i codognesi, i più affezionati. Tra loro, un sindaco simpaticissimo, che considerava la pasticceria l'orgoglio del paese. In suo onore, la Pasticceria Milano (si chiamava così, all'epoca) ideò il Biscotto Codogno. Questa specialità, ancora oggi assai apprezzata, è semplicissima: biscotti al burro arricchiti di cocco.
Un gusto dolce, ricco e anche un po' esotico. Fin da subito, divennero proverbiali le bellissime scatole di latta in cui erano conservati, e che oggi potete ammirare in pasticceria. La scatola di latta esiste tuttora, ma Gigi e Carlo Cornali, i bisnipoti del leggendario Angelo, hanno anche introdotto una confezione di cartone che ne imita i bellissimi disegni “primo Novecento”.
Oggi il Biscotto Codogno, malgrado sia prodotto in quantità confidenziali e per nulla assimilabili alle rese d'industria, è finito addirittura in alcune lussuose boutique del gusto americane, e ha catturato le attenzioni di Oscar Farinetti che, compatibilmente con le produzioni, l'ha introdotto al suo nuovo Eataly Smeraldo milanese.
In ogni caso, i Cornali hanno davvero il pallino dei biscotti. Di una bontà struggente è il Calissone, che non ha alcuna parentela coi francesi Calisson e, anzi, è il biscotto cittadino di Casalpusterlengo (Lodi), cittadina prossima a Codogno. Giuseppe Cornali, nipote di Angelo, padre di Carlo e Gigi, mandava avanti una succursale della pasticceria appunto a Casalpusterlengo, e da molti anziani aveva sentito parlare dei Calissoni, senza averli mai provati. Con certosina ricerca, ne trovò la ricetta e la mise in pratica. Sono dei biscotti al burro senza uova, ancor più friabili e dolci dei Codogno.
La gamma biscottifera si completa con i savoiardi, i biscotti alla granella e i Biscotti Codogno farciti, nati per i cent'anni dell'azienda nel 1983: piccoli “sandwich” formati da due Biscotti Codogno normali con un'intercapedine di crema di tre cioccolati con olio essenziale di cedro. Beh, complimenti.
La pasticceria sforna anche i più classici pasticcini italiani, e molte torte, tra cui quella dedicata al patrono del paese, San Biagio, una vera bomba. A Natale e Pasqua, panettoni e colombe, e nel resto dell'anno lo Scrigno del Gusto, un lievitato ripieno di frutta che cambia sempre da un impasto all'altro.