Aggiornamento Febbraio 2015: la Torrefazione ha cambiato nome e logo, diventando Torrefazione Cannaregio. Restano invariate la sede della bottega storica, le modalità di lavorazione del caffè e i dipendenti.
Vecchia cara bottega del caffè. Solo caffè e poco altro. A dispetto del tutto globale che attanaglia la città di Venezia, un “baretto” così piacerebbe ancora a Carlo Goldoni non tanto come caffè letterario, ma come incontro di amanti e buongustai della suadente e avvolgente bevanda nera. In tanti sono passati da qui attori, politici, cantanti sempre e solo con una sola aspettativa:un buon espresso!
In una autentica atmosfera d’antan (o vintage come piace dire oggi) l’antica Torrefazione Marchi dal 1930 continua la sua inossidabile missione di tostare giornalmente i chicchi contenuti in sacchi di juta sparsi qua e là nel piccolo locale.
L’operazione avviene in diretta mentre si degusta, l’aroma avvolge e invita a sostare ancora qualche minuto. Niente tavoli però, si beve, si acquistano le miscele a peso e le spezie, e si respira a pieni polmoni gettando lo sguardo a foglietti, foto, biglietti appesi un po’ ovunque, notando una curiosa merceologica attenzione alla parte femminile della coppia:la sposa.
Molto ruota intorno a lei: il Caffè della Sposa (pregiata miscela composta 8 varietà di arabica proveniente da 8 paesi diversi, creata negli anni ’50 da Camillo Marchi), la meringa, il tiramisu, dediche gentili ma non addolcite o stucchevoli.
Ma di non solo rosa si tinge la bottega: piccole note di “machismo” nei blend El Forte e El Mejo (il migliore).
Un espresso costa ancora 90 centesimi.