La mia lunga permanenza in quell’incredibile paese mi ha ‘segnata’. Ad esempio per l’abbigliamento: fosse per me indosserei il Sari tutti i giorni. Poi dal punto di vista olfattivo.
Appena sono arrivata ho approcciato con il cibo in maniera un pochino turistica, cominciando dalle ali di pollo piccanti: sì, credevo di essere da Kentucky Fried Chicken! Poi gironzolando nei mercati e iniziando a frequentare amici indiani ho scoperto le spezie. I bazar (che li sono interi quartieri, altro che il banchetto al mercato) che esponevano qualunque cosa - e con qualunque cosa intendo dal legno di sandalo ai sandali - avevano queste montagne di spezie sfuse in grani, stecche, baccelli, polvere, sacchetti, compresse, cubetti. Qualunque cosa volessi era a portata di mano (e di Rupia).
Inizialmente il rapporto tra il mio palato e le spezie è stato un pochino conflittuale, anzi, direi proprio di contrasto allo stato puro... detestavo e detesto tuttora la curcuma. Non ne sopporto odore nè sapore, nemmeno se camuffati. E li, ahimè, usano curcuma anche nel dentifricio.
Questa mia avversione è stata la mana dal cielo, perché ho potuto scoprire tutto l’universo ‘speziale’ e mi sono innamorata. Lo ammetto: mi sono innamorata - cuore in mano - del Masala!!!
Il Masala è un mix di spezie che assomiglia molto al curry ma ha un colorino più tendente all’arancione ed il sapore leggermente più dolce, contiene curcuma in una quantità irrisoria.
Masala. Masala in tutti i piatti, dal club sandwich vegano al pollo, al riso, ad un dolce di semolino da iperglicemia alla crema di latte. Masala ovunque! Così, prima di partire me ne son comprata un sacchettone da portare in Italia.
Arrivo tutta galvanizzata in cucina e decido subito di provarlo. Chiaramente non sapevo come usarlo, non sapevo cosa metterci, ed ho sperimentato con risultati che definirei oltraggiosi. Finchè un giorno, l’illuminazione. Avevo avanzato dal giorno prima dei tagliolini di verdure sbollentati, che solitamente saltavo in padella con finocchietto e aceto. Presa dalla disperazione del frigo vuoto e la fame chimica, decido di farmi degli spaghetti con i tagliolini di verdure, tanto per non farsi la solita spaghettata aglio e olio notturna. Quindi eccomi, in cucina, pigiama e piedi nudi (sì, mi ustiono i piedi spesso) a spadellare le verdure e all’improvviso lo vedo: il mio bel barattolo di Masala!
Ci provo: lo metto nelle verdure, scolo gli spaghetti e mangio... mangio... mangio.... faccio scarpetta...e inaspettatamente mi accorgo di aver trovato la ricetta! Momento di gioia inenarrabile, poi la gioia con la pancia piena è pure più soddisfacente!
Quindi, trovata la formula, decido di sperimentare diversi tipi di pasta fino ad arrivare alla ricetta definitiva.
A parte tagliare il porro ed il peperone a julienne e stufarli in padella, quando pronti unire i tagliolini di verdure e i tagliolini con mezzo cucchiaino di masala. Mantecare con una noce di burro e mangiare.