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Che cosa significa il termine morbique e perché indica anche la spinta a un comportamento intimamente contraddittorio dell'individuo.
Indica un desiderio morboso di visitare luoghi minacciati dal cambiamento climatico prima che sia troppo tardi. Termine in uso nei paesi di lingua inglese.
La parola origina dal latino "morbus" ovvero malattia. L'inglese "morbid", in italiano morboso, si completa con la desinenza -que che gli anglofoni usano in termini di origine francese, come "antique" o "mystique". Danica Salazar, editore dell'OED Oxford English Dictionary, spiega il suo interesse verso questa parola in quanto "esempio della tendenza a prendere in prestito parole straniere, o a inventare parole dal suono straniero, per esprimere emozioni che sono nuove per noi o che troviamo difficili da descrivere".
Il rapporto dell’uomo con la natura è sempre più saldo e consapevole, questo genera sentimenti nuovi e la conseguente esigenza di rappresentarli con parole nuove come solastalgia o eutierria. A differenza di questi termini, Morbique non definisce solo uno stato d'animo, ma contiene il desidero di un'azione, un movimento verso un mondo a rischio. Traduce l'urgenza di visitare le isole di Kiribati che stanno scomparendo, l'Amazzonia, la Groenlandia o la Patagonia.
La stringa 'place to see before is too late' è del resto ben memorizzata in Google, e questo ci suggerisce un forte interesse da parte di editori e lettori. Qui ritroviamo Venezia quasi sempre al primo posto, Maldive e Tāj Maḥal svettano.
Il bisogno di visitare queste mete esprime però anche la spinta a un comportamento intimamente contraddittorio: il viaggio, soprattutto massivo, ha come conseguenza l'accelerazione della crisi climatica e mette così l'individuo al centro di una circolarità senza soluzioni.
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