Dobbiamo sempre affidarci all’etichetta per capire da dove arriva un cibo che stiamo per comprare e se è di qualità, ma con il pesce possiamo fare anche altro.... Leggi tutto
Il presidente del Consorzio: “Oggi la sfida è fare business coniugando sostenibilità ambientale, sociale ed economica”. Ecco come l’iniziativa coinvolgerà produttori e consumatori.
L’impegno per la sostenibilità diventa sempre più concreto nel settore alimentare: ne abbiamo scritto spesso, sottolineando che è importante che tutti si prendano a cuore il problema e che ancora più importante è che lo facciano i grandi, quelli davvero in grado di influenzare il mercato e portarlo nella direzione giusta.
“Grandi” come il Consorzio del Prosciutto di Parma, che ha appunto deciso di impegnarsi in un progetto per la transizione ecologica insieme con Politecnico di Milano ed Enersem, che si occupa proprio di efficienza energetica. Secondo quanto spiegato, il progetto avrà una durata iniziale di due anni e vedrà in futuro anche la partecipazione dell’ente certificatore CSQA.
La prima fase prevede una sorta di fotografia dello status quo, con il calcolo dell’impronta ambientale (cos’è?) del comparto attraverso la metodologia PEF: la sigla sta per Product Environmental Footprint, e senza entrare in eccessivi tecnicismi significa quantificare la performance ambientale di un prodotto lungo l’intero ciclo di vita, dalla realizzazione allo smaltimento. Per riuscirci, il Consorzio ha “coinvolto un numero statisticamente significativo di prosciuttifici”, che consentiranno la raccolta dei dati necessari alla quantificazione della carbon footprint. E di conseguenza l’individuazione delle soluzioni più efficaci per migliorare da questo punto di vista.
Successivamente verrà stabilito una sorta di disciplinare per il made in Italy di alta qualità ambientale, così da permettere al Prosciutto di Parma di entrare nello schema certificativo nazionale Made Green in Italy, voluto dal ministero della Transizione ecologica: non solo prodotto in Italia, ma prodotto in Italia in maniera sostenibile.
Infine (questa è la parte dove Enersem verrà coinvolta più concretamente) sarà creato un software che permetta il calcolo preciso della carbon footprint dei produttori e anche suggerisca soluzioni per ridurla. Funzionerà così: il programma sarà messo a disposizione dei singoli prosciuttifici, che potranno inserire dati e informazioni specifiche sulle loro realtà e riceveranno una relazione sulle loro prestazioni ambientali, un quadro di confronto con realtà comparabili e indicazioni di miglioramento personalizzate per la riduzione dell’impronta ambientale e per una maggiore efficienza energetica.
La strada per il miglioramento passerà anche dal packaging, importante sia nella sua fisicità sia per rappresentare la qualità del prodotto, e dai suggerimenti ai consumatori per aiutarli a ridurre lo spreco alimentare. Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha ricordato che “oggi la sfida più complessa è fare business coniugando sostenibilità ambientale, sociale ed economica e rispettando le nostre norme di autenticità” e che “con questo progetto vogliamo stimolare le nostre aziende al miglioramento continuo delle loro prestazioni ambientali e rendere il Prosciutto di Parma competitivo sui mercati internazionali anche su questi temi”.
Da questo punto di vista, appare interessante anche l’intenzione di dare vita a una politica ambientale che sia utile a tutte le imprese del comparto per migliorarsi, diffondendo cultura e pratiche dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. Essere da esempio, come si diceva all’inizio.
Dobbiamo sempre affidarci all’etichetta per capire da dove arriva un cibo che stiamo per comprare e se è di qualità, ma con il pesce possiamo fare anche altro.... Leggi tutto
Tante idee buone e gustose senza prodotti di origine animale, da consumare a gennaio, ma anche tutto l'inverno, perché no?
Il Veganuary è il gennaio vegano. Un’organizzazione inglese ci invita a mangiare vegano per un mese. Abbiamo chiesto a una Biologa Nutrizionista se farlo fa... Leggi tutto
In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, ecco quali sono e le linee guida e le filosofie da conoscere per seguire correttamente 8 regimi... Leggi tutto
È quello da cui deriva il 57% delle calorie assunte dagli americani e mediamente il 25% di quelle di noi europei, è una droga per il corpo e per il cervello.... Leggi tutto