Bene, districarsi nelle poco familiari denominazioni francesi non è cosa banale, per il neofita: cerco informazioni su questo borgogna cercando di non incappare in trabocchetti.
Ecco, Meursault è un comune della Borgogna: questo è le troisieme vin, con la semplice appellazione regionale. Una bottiglia in vendita nelle enoteche on line a poco più di dieci eurini, al ristorante sui trenta. In Francia si sa, a tavola i vini spettinano. Da quello che le mie modeste cognizioni mi consentono di capire, non ha nulla a che fare con il Mersault, non ostante una sola "u" di differenza.
Chardonnay: giallo chiaro con riflessi grigi, non banalmente adeso al vetro ma mosso e dinamico.
Robusta l'impronta minerale: di granito, e - curiosamente - di idrocarburi in chiusura. Nel mezzo ha la polpa di frutta gialla e il sonoro rimbalzo d'alga di mare.
Il sorso è amabile: quel secco-dolce dal grado di lucida levigatezza, fin dall'attaco, che cresce poi con vigore fino al culmine, in cui avanza una bella acidità, che s'irradia tutt'attorno.
Finale schiettamente amaro, e anche piuttosto proteso per un bicchiere pronto, piuttosto piacevole pur senza sussulti.
Update: Stefano Ghisletta scrive: Clos de Château è una parcella di 8 ettari piantata nel 1975 nel parco del castello di Meursault dove una volta c'era un bosco un'area delimitata come Bourgogne Chardonnay.