Ci sono forme di energia alternativa. Sono energie che salgono dal centro di noi, in un punto a metà tra il cuore e lo stomaco, in un punto a metà tra l'anima e il corpo, in un punto a metà tra l'istinto e l'intuito, in un punto a metà tra il cielo e la terra. La terra: così potente nelle sue espressioni più autentiche, quando affiora carica di intensità da un vino, che ti inchioda ad una sensazione inequivocabile di appartenenza quasi fisica ad un luogo.
Il Chianti Classico è il vino a metà tra il cuore e lo stomaco della Toscana, a metà tra l'istinto di un terroir e l'intuito della mano dell'uomo, è "la quadratura del cerchio" fondata sul Sangiovese, vitigno che svela col tempo la sua tensione all'equilibrio perfetto del cielo, ma affondando profondamente la sua essenza nell'unicità della terra. Castello di Ama unisce nell'eccellenza queste due anime di terra e di uomo, con un luogo dalla storia centenaria e una tradizione di cantina dei primi anni '70 legata alla famiglia Sebasti, dove il vino è custodito dalla cura premurosa di Marco Pallanti dal 1982.
La bottiglia No. 1743 di Vigneto Bertinga, annata 1990 è un prezioso privilegio raro, la combinazione unica e irripetibile di vigna e terroir, un'ultima inimitabile performance come oggi non avviene più. Infatti al contrario degli altri due
Cru Bellavista e La Casuccia, il vigneto Bertinga proprio dopo la vendemmia del '90 non è stato più imbottigliato separatamente, così come il San Lorenzo, perché le uve sono confluite nel Chianti Classico Castello di Ama.
L'ultima annata, l'ultimo sorso, l'ultimo bacio. Ci si avvicina in punta di piedi a questo calice dal colore struggente: rosso vermiglio con intensi e prismici riflessi mattone, quasi plastico è adesivo nel bicchiere, mentre ruota ipnotico come un derviscio composto, in una danza Sufi. "Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi" diceva Suskind. Le note di viola mammola, lavanda d'altri tempi e vellutata amarena, vaniglia d'oriente e incenso profumato compongono un'armonia che ti accarezza il cuore. Il sorso è materico e balsamico insieme, pellame da concia e tabacco fine, scintille di anice tra le trame di terra di bosco, tannino docile ma acceso, e un finale interminabile che chiude con una spolverata di cacao amaro.
E la familiarità, e l'appartenzenza... e la nostalgia.
"And I thank you for bringing me here For showing me home For singing these tears Finally I've found that I belong. Feels like home, I should have known From my first breath..."
Soundtrack: Depeche Mode - Home