Francesco Brezza guida la Tenuta Migliavacca in regime rigorosamente biodinamico nella tradizione di famiglia, fin dal 1964. Tra i primi in Italia.
Questo grignolino ha il tono della schietta tipicità, un nitido rubino scarico, leggero, brioso.
Al naso ha robe dolci di ciliegia candita e marasca, e cose più scure di pietra, spezie, tappeti vecchi e albe d'inverno con il camino spento.
L'assaggio è un tiro a quattro di tannini sottili, arricciati sull'ipotesi di frutto raccontata in rima: appena intuita, aggrappata ad un velo di espressività che risuona di nebbie e di ripide ma brevi altitudini: s'addrizza, sale e s'arrotonda in un finale lungo, lungo assai.
Bicchiere più complesso di quello che il primo sorso può lasciare credere. Tra le più felici espressioni del Monferrato Casalese.