E’ così. Al primo raggio di sole, con le temperature meridiane che sfiorano appena timidamente la soglia dei 15 °C, il segnale è chiaro: sta tornando la primavera. Con un impulso quasi insano si scatena l’incontrollabile desiderio di mettere una bottiglia di vino bianco in fresco, per festeggiare il ritorno della fioritura dei ciliegi. Non un vino bianco dalla preziosità suprema, giacché la scusa per stapparlo si troverebbe anche a Natale in Groenlandia, ma il vino bianco quotidiano, quello che “un bicchiere sta bene con tutto“ anche se dopo l’antipasto-aperitivo con le primizie che hai trovato dall’ortolano hai in mente di sfoderare l’ultimo lento brasato della stagione con grande rosso annesso.
Pomino Bianco dei Marchesi de' Frescobaldi è un vino da uve Chardonnay e Pinot Bianco prodotto nella Tenuta toscana della famiglia attorno al cinquecentesco Castello di Pomino. Siamo sull'Appennino ad est di Firenze, tra uliveti e boschi di abeti e castagni che fanno da cornice alle vigne più alte di Toscana (fino a 700 m slm), divenute DOC nel 1983. In queste terre già il granduca Cosimo III de' Medici aveva individuato uno dei quattro territori più vocati della Toscana per produrre Vini di Qualità assieme alle zone del Chianti, Carmignano e Val d'Arno di Sopra.
Pomino Bianco 2011 è un vino immediato e gioioso, dal colore luminoso e solare. I profumi sono freschi ed intensi, tra note di fiori e frutta a polpa bianca, un alternarsi di biancospino con pesca e mela, e una leggera sfumatura di banana. Il sorso è morbido di frutta ma al contempo ravvivato da una spigliata acidità agrumata, con la ricchezza bilanciata da una punta di sapidità. Un vino spensierato.