C’è molto attivismo in questo momento in Franciacorta dal punto di vista del packaging, dell’immagine e della presentazione di svariate etichette. C’è chi rinnova completamente e percorre strade completamente nuove e un po' audaci come Bellavista, oppure, non facciamo nomi, per carità di patria, si propone con etichette dove il gusto è un po’ latitante, e chi invece, nel nome di uno stile aziendale, di un modo di proporsi cui tiene come alla qualità dei vini, riscopre dopo anni una misura classica. Firmata e sicuramente d’autore.
E’ il caso di un marchio storico franciacortino, la Fratelli Berlucchi di Borgognato di Cortefranca, che a trent’anni dal proprio primo millesimato, correva l’anno 1977, caratterizzato da un’etichetta nera che fece epoca, firmata dal grande e raffinato designer ed editore parmense
Franco Maria Ricci, ha deciso, nel 2007, complice una vendemmia particolarmente favorevole, di creare qualcosa di speciale, un millesimato a lunga gittata, che si presentasse in un modo che ricordasse e si riallacciasse al millesimato del 1977.
Un Franciacorta speciale, con una netta prevalenza, il 50%, del vitigno che solitamente è minoritario, il Pinot bianco, su Chardonnay e Pinot nero che condividono la quota mancante, e una permanenza sui lieviti lunghissima di 68 mesi, per 7000 bottiglie complessive prodotte. Per dare un sigillo speciale a questo vino era indispensabile l’intervento dello stesso designer, per sottolineare con un segno comune la continuità tra quel millesimato Etichetta nera del 1977 e questo millesimato 2007 battezzato
Freccianera e la costanza di un modo di lavorare di una famiglia, quella guidata dall’indomita
Pia Donata Berlucchi, da tempo coadiuvata dalla figlia Tilli, che è universalmente riconosciuta come una dei simboli della zona vinicola bresciana. E Ricci ha firmato un’etichetta, che riprende lo stemma di stile medievale dipinto sul camino di una sala della tenuta Berlucchi e vede giocare il nero dello sfondo e l’oro delle decorazioni, che ha proprio l’impronta della classicità e dà a questo millesimato un plus di particolare serietà e autorevolezza.
Il resto lo racconta, senza alzare la voce, con la consueta armonia e freschezza, il Freccianera, con il suo colore paglierino intenso e con riflessi leggermente dorati, il perlage continuo e sottile che rimane a lungo nel bicchiere, con un bouquet ricco e complesso, ma sempre dotato di quella sapidità e mineralità che caratterizza i Franciacorta della casa, dove si colgono frutta secca leggermente tostata, agrumi, una vena leggermente balsamica, e una notevole fragranza, che per un vino che ha sette anni d’età è un pregio non indifferente.
Molto bene anche al gusto, ampio, morbido e cremoso, (il vino è un Brut con 8 grammi di zucchero per litro), di grande piacevolezza e lunghezza sul palato, persistente, ricco di sapore, eppure ancora ricco di nerbo e di brio, con un allungo che dà vitalità al gusto. Come una freccia nera scoccata da un armigero esperto che coglie infallibilmente il bersaglio.