Commovente l'interpretazione del tema ancellotta & co.
Un vino antico, dedicato 'a mio padre': si presenta con la schiuma color prugna spento, larghissimo. Scompare rapidamente, ma lascia spazio ad un anelllo vorticoso di bollicine finissime.
Come la nouvelle vague dei Lambruschi contemporanei senza averne l'estremo, ha naso rustico, riottoso al frutto: la fragola è più intuita, su tracce terrose e dense, umide di muffe e cantine sotterranee.
L'ultimo respiro è di legno verde ed introduce un sorso sorso grasso, secco ma non asciutto, con un'ombra lievemente più abboccata nel mezzo.
Trascinante altrimenti il finale, insolitamente alcoolico, che riprende quota e corrispondenze.
Bella prova.
Ecco la dedica: