Il Vin Brusco era il vino bianco che i contadini si procuravano dai filari del Chianti. Quando arrivava la vendemmia si raccoglievano per prime le uve bianche, si pigiavano e se ne spillava il mosto fiore per ottenere il Vin Brusco. Solo dopo questa operazione si riprendeva il raccolto con le uve rosse che andavano a mescolarsi con le bucce dei bianchi per fare il vino rosso. La forte acidità da una parte conservava meglio il vino, ma dall’altra lo rendeva proprio “Vin Brusco”. Dal 1978 a Montenidoli torna in vita questo vino bianco, macerato al freddo, vinificato a temperatura controllata e lasciato sui suoi lieviti fino al momento della messa in bottiglia.