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Farfalle, cosa sono e come cucinarle: le nostre migliori ricette

pubblicata il 26.06.2024

Le farfalle ovvero il formato di pasta secca su cui si trovano meno informazioni storiche eppure siamo davanti a uno dei formati più controversi della nostra cucina, sì perché le farfalle o le ami o le odi.

Ma partiamo dal nome: si chiamano così, naturalmente, per via della forma caratteristica che le fa piacere ai più piccoli e ai grandi nelle goderecce insalate di pasta estive, quelle supercaloriche e svuotafrigo.

Questa pasta secca corta che ricorda le farfalle o i papillon, la si fa risalire al XVI secolo, geograficamente al Nord Italia, in particolare Lombardia ed Emilia. Particolarmente diffuse anche in Liguria dove si accompagnano alla salsa più celebre della regione, il pesto.

Le farfalle hanno una doppia consistenza, nella parte centrale, pizzicata, sono più spesse mentre ai lati più sottili. Anche le dimensioni variano, possono ridursi a farfalline o avere dimensioni più grandi e diventare farfalloni. E si trovano persino rigate anche se quelle originali sono lisce.

Grazie alla loro forma raccolgono molto bene il sugo perciò sono adatte ai ragù e ai sughi che piacciono ai bambini, come panna e prosciutto o panna e piselli. Al salmone sono iconiche.

Una curiosità: le farfalle che si preparano a Bologna in versione pasta fresca si chiamano stricchetti termine dialettale che si riferisce al fatto che sono ‘strette’ al centro.

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