Carlo Cracco
Vicentino, classe 1965, Carlo Cracco è forse lo chef più famoso d'Italia: una fama ottenuta grazie alla partecipazione come giudice del programma televisivo di successo MasterChef Italia, che lo ha reso popolare al grande pubblico.
La scuola alberghiera e la vocazione mancata
La gavetta tra Milano, Montecarlo e Parigi
Dopo tre anni in via Bonvesin de la Riva, Cracco chiede a Marchesi, che lui stesso definirà il primo maestro, un consiglio su cosa può fare per migliorarsi ancora. La risposta è una ed è Alain Ducasse, cuoco francese che dopo anni descriverà Cracco come attento e curioso. Così inizia il periodo francese: Carlo Cracco conosce i segreti della cucina d’oltralpe, con spunti internazionali, prima sotto la guida di Alain Ducasse al Louis XV dell’Hotel de Paris di Montecarlo, dove vive due anni intensi e inizialmente difficili: “Quella con Ducasse fu un’esperienza traumatica, la competizione era molta, poiché un italiano all’estero che voleva lavorare nell’alta cucina non veniva guardato bene; allora eri sempre spaghetti, pomodoro e mozzarella”.
Dopo due anni Cracco chiede a Ducasse di fare di più e sebbene avvertito che i ritmi sarebbero stati massacranti, nel 1991 va a lavorare a Parigi al Lucas Carton, in place de la Madeleine con lo chef Alain Senderens, vero e proprio monumento della cucina francese scomparso nel 2017.
Il ritorno in Italia
Gualtiero Marchesi lo richiama poi per l’apertura del suo ristorante L’Albereta a Erbusco (Brescia), dove Cracco lavora come chef per tre anni. Subito dopo questa esperienza il cuoco vicentino si sposta in Piemonte dove apre il ristorante “Le Clivie”, a Piobesi d’Alba (Cuneo). Qui, dopo solo un anno, guadagna la stella Michelin.
E la conquista, lenta, di Milano
Il temperamento e la tivù
La carriera in tv, che accanto alle critiche regala molta popolarità al personaggio costruito dal piccolo schermo, vede Cracco protagonista oltre che a MasterChef, primo grande talent di cucina, anche a Hell's Kitchen Italia, in onda su Sky Uno, tra il 2014 e il 2018.
Una stella in meno e l'approdo in Galleria
Febbraio 2018 vede l’apertura di Cracco in Galleria: 1200 metri quadri divisi su più piani in cui trovano spazio una cantina che contiene oltre settemila bottiglie, a piano terra il cafè Cracco, al primo piano nobile il Ristorante Gastronomico ed infine la Sala Mengoni per feste ed eventi. Quindi, in un unico palazzo varie anime: caffè, pasticceria, cioccolateria, ristorante, enoteca.
Lo chef l’ha definito: “Una scommessa imprenditoriale, il primo vero progetto totalmente da solo”.
L’unico rammarico? Cracco dichiara di essere quello di non aver potuto mostrare il nuovo ristorante in Galleria al maestro Gualtiero Marchesi, scomparso, poco prima della realizzazione del progetto, il 26 dicembre 2017 e il cui grande sogno era proprio quello di un locale nell’ambito salotto milanese.
Quella volta con Thom Yorke dei Radiohead
Curiosità
- Il piatto a cui lo chef Carlo Cracco è più legato? Tuorlo d’uovo marinato.
- Nel 2006 è stato insignito dell’Ambrogino d’Oro
- Nel 2012 ha inizio la collaborazione con Singapore Airlines dove lo chef Cracco si occupa della creazione dei menù per la business e la first class.
- Carlo Cracco è stato nominato Ambasciatore della Regione Lombardia per Expo2015.
- Oggi Carlo Cracco ricopre il ruolo di presidente dell’Associazione Maestro Martino, associazione no-profit il cui obiettivo principale è quello di promuovere la Cucina d’Autore e le eccellenze del territorio italiano.
- Da anni è testimonial e collabora con Ifad, un’agenzia specializzata dell’Onu che si occupa dell’incremento delle attività agricole, mettendo le popolazioni rurali povere in condizione di raggiungere una maggiore sicurezza alimentare, migliorare la qualità della loro alimentazione e rafforzare le proprie capacità di adattamento.
Ristoranti
Nel 2016 Carlo Cracco apre Ovo by Carlo Cracco a Mosca, ristorante gastronomico all’interno del gruppo Sud Koreano, Lotte.
Nel 2017 apre Garage Italia insieme a Lapo Elkann a Milano all’interno di una stazione di servizio. Un progetto dove ristorante ed il mondo dell’automotive si fondono insieme. La collaborazione di Cracco al locale si riduce a consulenza dopo circa un anno dall'apertura.
Nel 2018 nasce Cracco in Galleria, che segue la chiusura del locale "Cracco-Peck" poi diventato solo "Cracco", in via Victor Hugo.
Nell'aprile 2019 apre, proprio negli stessi spazi in via Hugo un bistrot, "Carlo e Camilla in Duomo", annunciato come “la forma più attuale di cucina, intesa come divertimento, come esperienza più accessibile”.
Libri
- L'utopia del tartufo bianco, Casalnoceto, Folini, 2002.
- La quadratura dell'uovo, Casalnoceto, Folini, 2004.
- Cracco. Sapori in movimento, con Alessandra Meldolesi, Milano-Firenze, Giunti, 2006.
- Panettone a due voci. Carlo Cracco, Davide Oldani e il lievito delle feste. Storia, tradizioni, cucina d'autore, con Davide Oldani, Firenze, Giunti, 2010.
- Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Dalla pratica alla grammatica: imparare a cucinare in 60 ricette, Milano, RCS Libri, 2012.
- A qualcuno piace Cracco. La cucina regionale come piace a me, Milano, RCS Libri, 2013.
- Dire, fare, brasare. In 11 lezioni e 40 ricette tutte le tecniche per superarsi in cucina, Milano, RCS Libri 2014.
- In principio era l'anguria salata. Viaggio al centro del gusto, Milano, RCS Libri, 2015.
- È nato prima l'uovo o la farina?, Rizzoli, 2016.