Come cucinare con il curry: proprietà, usi e ricette

Vi raccontiamo l'origine, le caratteristiche e le tipologie di questa miscela di spezie famosissima, dandovi anche una semplice, profumata e colorata versione dallo Sri Lanka da fare a casa.

Le spezie sono un condimento sempre più utilizzato nella nostra cucina, anche se il loro uso richiama subito a tradizioni gastronomiche lontane da quelle occidentali. Il curry è senza dubbio uno degli ingredienti più comuni quando si vuole preparare un piatto dalla connotazione "esotica", eppure questo termine così diffuso contiene in realtà più significati.

Il viaggio all'interno dell'universo del curry sarebbe lungo e complesso, seppur affascinante: qui troverete le informazioni necessarie per un primo approccio alla materia, per appassionarvene, con la possibilità di mettervi subito ai fornelli per realizzare piatti creativi e che magari non avete mai sperimentato prima d'ora. A farci da consulente c'è Francesca Giorgetti, esperta di spezie e titolare del negozio milanese Tutte le spezie del mondo.

Quali spezie contiene il curry?

Il curry è una miscela di spezie non codificata. A seconda del luogo in cui ci si trova, ci sono ricette sempre diverse. Basta infatti variare la quantità degli ingredienti che il risultato cambia. E proprio per questo si può dire che non esiste un curry uguale a un altro.

Si possono però isolare delle spezie che fanno da fil rouge e che si trovano comunemente nella maggior parte delle polveri: sono la curcuma, il coriandolo, il cumino, la paprika, il peperoncino, la senape, il finocchio, il cardamomo e l'aglio

Riso al curry con gamberi.

Proprietà 

Quando si dice che il curry è ricco di proprietà benefiche si sta indicando in realtà il fatto che molto spesso le spezie di cui si compone, prese individualmente, sono celebri per avere caratteristiche antiossidanti, oppure disintossicanti o ancora anti-infiammatorie, come la curcuma, la cannella, o i chiodi di garofano per esempio. C'è però da sottolineare che nel momento in cui vengono utilizzate in cucina il principio attivo che noi assumiamo è in quantità minima

Facciamo un esempio: la curcuma è uno dei superfood che ha più preso piede in cucina negli ultimi anni e lo troviamo anche protagonista di ricette non convenzionali come il Golden milk. Il suo pregio? Quello di essere definito un concentrato di benessere grazie alle sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie. Però, è altrettanto risaputo che questa spezia da sola non è facilmente assorbibile dal nostro organismo (il valore è pari al 30%). Ma se associata ad altre sostanze come la piperina del pepe o la bromelina dell’ananas il nostro organismo è più ricettivo. In poche parole: preparandosi un pollo al curry con ananas certamente si contribuisce ad assorbire meglio il quantitativo di curcumina, senza però sperare di ottenere effetti miracolosi. 

Il curry può essere un valido sostituto del sale, visto che è un insaporitore e non ha particolari controindicazioni. Può essere consumato da tutti, senza esagerare con le quantità e sempre prestando attenzione alle spezie e agli ingredienti che ne compongono la miscela. Certi mix, infatti, potrebbero contenere allergizzanti, come per esempio la senape, il sesamo o il sedano.  

Come usare il curry in cucina

Uscire dagli stereotipi è il modo migliore per realizzare delle buonissime ricette con il curry. Come abbiamo visto, infatti, trattandosi di una miscela di spezie non codificata, è decisamente versatile. Insomma, oltre al pollo al curry c'è di più: a seconda delle combinazioni si ha a disposizione un ampio spettro di sapori, di odori e di usi da sperimentare

Partiamo subito con un consiglio pratico. Per far sprigionare al massimo i profumi delle spezie non mettete all'ultimo la polvere di curry, ma utilizzatela sempre assieme a un grasso, in quanto è cuocendolo che il curry dà il meglio di sé. Cosa significa? Tutti gli aromi delle spezie sono liposolubili: vuol dire che si sciolgono in un grasso attraverso il calore, che in questo caso è quello dato dalla cottura. L'ideale è quindi partire con una parte di grasso in cui aggiungere la polvere di curry e poi delle cipolle, per creare una sorta di soffritto a cui poi si andranno a sommare gli ingredienti della ricetta scelta.

Come grassi intendiamo sia quelli di origine animale che vegetale. Per esempio, nel nord dell'India, alla base di molte preparazioni con il curry troviamo il burro chiarificato, che regge bene le alte temperature e quindi non c'è il rischio che bruci e quindi alteri i sapori e gli odori delle spezie; nel sud dell’India, invece, usano tantissimo gli oli vegetali, specialmente l’olio di cocco oppure il latte di cocco. Da alcune ricette provate realizzando il nostro speciale sulla cucina dello Sri Lanka, per esempio, abbiamo notato che olio e latte di cocco abbinati alle spezie sono davvero interessanti, perché ne esaltano tantissimo i profumi, creando quel caratteristico aroma esotico del curry.

Il pollo al curry che vi proponiamo sul nostro sito ha alla base proprio il latte di cocco, che conferisce alla carne morbidezza e un sapore delicato, ma avvolgente.

Sempre partendo da un soffritto di cipolla, curry e olio si può realizzare una spadellata di verdure o di legumi, utilizzando per esempio i cavolfiori o i ceci, che si insaporiranno lasciandoli per qualche minuto in padella. Con i curry più delicati, che non contengono l’aglio, si può pensare di fare un pan di Spagna o un pan brioche aromatizzato, magari da accompagnare a delle mousse o paté salati, come quelli di fegato o prosciutto: qui il sapore del curry si sente molto meno, ha semplicemente la funzione di aromatizzare in modo leggero. 

Se volete dare alla ricetta un "rinforzino", allora spolverizzare leggermente alla fine della preparazione si può, ma senza esagerare.

Pollo al curry.

La ricetta di un curry top dallo Sri Lanka

Gli ingredienti del curry.
Preparare a casa il curry non è complicato, anzi. L'unica difficoltà potrebbe essere quella di trovare le spezie necessarie di buona qualità, per poter realizzare una miscela profumata e colorata. Quella che vi diamo è la ricetta di un curry che viene dallo Sri Lanka e che ha preparato per noi la signora Pyoni Croos Warnakulasooriya, originaria di una cittadina del sud del Paese, vicino a Colombo. Si tratta quindi di una ricetta di famiglia: come vedrete tra gli ingredienti non compare la curcuma, che Pyoni aggiunge in seguito, al momento di cucinare. Questo curry è di un bel giallo dorato e un aroma intenso. Non contiene peperoncino, quindi non è piccante: adatto a tutti!

Ingredienti
50 g di semi coriandolo, 25 g di semi cumino, 1 cucchiaio di semi di finocchio, 1 cucchiaino di pepe nero, 1 cucchiaino di semi di fieno greco, 1 cm di cannella, 5/6 semi di cardamomo, alcune foglie di curry (conosciute come curry leaves, che si possono sostituire con quelle di alloro).

Procedimento
Versate gli ingredienti uno alla volta in un frullatore e frullate fino a quando le spezie avranno raggiunto una consistenza omogenea e sabbiosa. Attenzione: per ottenere questo risultato non tutti i frullatori vanno bene. Quello prescelto deve avere infatti la funzione di polverizzare (ce ne sono di specifici in commercio), oppure affidatevi a un macinaspezie elettrico. Ponete il curry in un vasetto di vetro con chiusura ermetica. Al momento dell'utilizzo, abbiate cura di prelevarne la quantità necessaria e poi sigillate subito il contenitore al fine di preservarne l'aroma. Si conserva per diverse settimane in dispensa.

Come abbinarlo

Il curry è una delle miscele di spezie più diffuse e cucinate, e con il fatto che ce ne siano diverse tipologie la base di partenza è buona per potersi sbizzarrire a seconda dei propri gusti.

I curry più delicati vanno bene su tutto, perché non hanno aromi o sapori troppo aggressivi che andrebbero quindi a coprire quelli degli altri ingredienti: provateli con il pollo, il manzo, i gamberi e anche con il tofu.

Un alimento che con il curry si sposa perfettamente è la patata. Le patate stanno bene con tutti i tipi di curry e sono ottime per creare contorni alternativi, come le patate al curry e latte di cocco. Ma anche le lenticchie sono un abbinamento collaudato, per esempio nella creazione di zuppe come il dahl di lenticchie. Piatti semplici da realizzare e completamente vegetariani.

Per i pesci o i frutti di mare sono adatti il thai verde o un curry di Burma: il primo è leggermente agrumato, quindi sta bene con un pesce bianco leggero tipo branzino, con i gamberi o con le verdure. Il curry di Burma, che proviene dalla Birmania, è un po’ fuori dal comune rispetto agli altri: è verde perché ha una grossa percentuale di coriandolo in foglia e il suo profumo erbaceo lo rende molto interessante.

Dahl di lenticchie, un piatto nutriente e vegano.

Le origini

Con la parola curry viene comunemente indicata una miscela di spezie di origine indiana che prende questo nome dagli inglesi. Durante la dominazione britannica dell'India, infatti, il termine di lingua tamil kari - che può avere l'accezione di salsa, zuppa o comunque in riferimento a una preparazione "umida"- viene trasformato in curry ed esportato in Europa, dove assume il significato che conosciamo. In India la miscela di spezie che noi identifichiamo come "curry" si chiama invece masala e gli chef sono riconosciuti nelle loro abilità anche per la loro capacità di creare masala sempre più sofisticati.

Con la parola curry, però, ci possiamo riferire anche a una salsa che ha la caratteristica di essere speziata o a un piatto umido sempre speziato: entrambi accompagnati molto spesso da riso bianco. In più, questo termine si è diffuso in tutto il mondo, tanto che esistono curry del Sudafrica, dei Caraibi o del Giappone che sono ovviamente molto diversi tra loro.

Una variante più conosciuta è quella della Thailandia, dov'è nota la pasta di curry: si tratta di una preparazione che mescola ingredienti freschi cui vengono aggiunti ingredienti secchi. Solitamente tra i freschi ci sono: scalogno, aglio, lemongrass, foglie di coriandolo o di kaffir e del peperoncino. Questa è la base che, una volta pestata al mortaio, risulta un impasto umido al quale si uniscono degli elementi secchi come peperoncino in polvere, cumino, coriandolo, senape e altro ancora.

Non esiste un solo curry

Più che il curry, sarebbe meglio dire i curry. Come abbiamo capito, infatti, questa miscela di spezie cambia a seconda della nazione, della regione e addirittura della "ricetta" di famiglia che si tramanda. Possiamo però affidarci per semplificare a due classificazioni che distinguono i vari curry: quella per intensità, quindi più o meno piccante, e quella per colori, a seconda della predominanza di una spezia rispetto a un'altra.

Per quanto riguarda l'intensità, in Occidente è diffusa la diversificazione commerciale in curry mild, hot e very hot, dove il mild è un curry poco piccante e il very hot lo è molto. Per esempio, il curry mild di Madras è quello che noi chiamiamo comunemente curry e che si compone principalmente di coriandolo, curcuma, cumino, peperoncino, pepe, aglio e semi di senape.

Per quanto riguarda il colore, invece, i curry si possono distinguere in verde, giallo e rosso. C'è da precisare subito una cosa: i colori non sono un semaforo che indica il grado di piccantezza, come si potrebbe immaginare. Riguardano invece le nuance degli ingredienti che compongono il mix: per esempio, il curry thai giallo è più forte del curry thai rosso. Il "rosso", infatti, non evidenzia per forza la presenza dominante del peperoncino, ma può indicare come nel caso del thai rosso quella della paprika, dal sapore più dolciastro.

Ecco di seguito qualche tipologia in riferimento al colore delle spezie più caratterizzanti.
Curry verdi: curry thai verde (con coriandolo, foglie di alloro, lemongrass) o curry di Burma (con coriandolo in foglie e prezzemolo)
Curry giallo: curry di Madras, curry thai giallo (con coriandolo, cumino, curcuma, fieno greco, lemongrass) e curry del Kerala (con scaglie di cocco, cannella, cardamomo)
Curry rosso: curry thai rosso (con paprika, peperoncino, curcuma, zenzero) e smoked curry (con paprika affumicata, cipolla, zenzero)

Le ricette del Cucchiaio d'Argento con il curry

Il curry si presta a essere protagonista di numerose ricette: dalle zuppe ai contorni di verdure, passando per primi piatti di pasta e secondi di carne e di pesce, senza dimenticare sostanziosi piatti unici. Sfogliate la gallery e scegliete le vostre ricette preferite tra quelle del Cucchiaio d'Argento.
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Sono l’idea giusta se avete voglia di spezzare la monotonia delle ricette tradizionali con sapori etnici.
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Curiosità

  • Nella medicina ayurvetica indiana si fa ampio uso delle spezie che compongono il curry, come la curcuma, il cardamomo o la cannella come rimedi naturali.
  • Nel film Amore, cucina e curry si abbattono con allegria gli stereotipi più comuni sulla cucina francese e indiana, facendo vedere che il cibo è strumento per unire e non per creare confini.
  • Dal 1998 ogni ottobre in Inghilterra si svolge la National Curry Week (nel 2021 sarà dal 7 al 12), nata dalla passione del giornalista Peter Grove per il curry.

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