Come cucinare con la mela Renetta: proprietà, usi e ricette

Vi raccontiamo i segreti della Renetta, la mela di montagna che unisce gusto e salute. Ricca di polifenoli, perfetta in cucina, è buona cruda e insuperabile cotta, regina della torta di mele e dello strudel.

Un superfood amatissimo 

Aromatica e dalla forma tondeggiante appiattita, con un gusto non troppo dolce e la polpa color crema e morbida, la regina incontrastata di strudel e torta di mele è giallina tendente al verde, con una buccia spesso rugginosa e ruvida al tatto. Si chiama Renetta, appartiene alla famiglia delle Rosacee e alla specie Malus Domestica ed è carica di benessere: un vero super food. La sua marcia in più è data infatti dai polifenoli che le donano un super potere che vi riveleremo tra poco. Intanto, sappiate subito che la sua bellezza è da scoprire: quelle sue macchie color ruggine e la superficie ruvida sono due pregi da assaporare. La Renetta è così: morbida e aromatica e per questo si fa ricordare e amare. Ha tutte le carte di chi ama distinguersi. Scopriamola meglio.
Silvano, uno dei 4.000 soci del Consorzio Melinda.

Proprietà nutrizionali

Se la salute parte da ciò che mangiamo, la mela Renetta rispetto alle altre varietà racchiude un segreto di seduzione irresistibile: è infatti la mela più ricca di polifenoli, antiossidanti naturali, preziose sostanze antiche combattono l’invecchiamento cellulare. Per esser precisi ne racchiude 212 mg ogni 100 g e il bello è che non si disperdono durante la cottura. Non è finita qui: se il famoso proverbio consiglia una mela al giorno, le ricerche scientifiche più recenti raccomandano due mele renette Canada (una varietà storica delle vallate trentine) al giorno (di circa 250 g ognuna). Obiettivo: la giusta assunzione di polifenoli e livelli di colesterolo nel sangue sotto controllo. Le basi scientifiche sono quelle di una ricerca condotta dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele dell’Adige, insieme all’Università di Reading, nel Regno Unito e a quella di Trento, che ha confermato la qualità della Renetta per la salute del cuore. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica The American Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato che un consumo quotidiano di mele renette Canada per due mesi è in grado di far diminuire del 4% i livelli di colesterolo totale, ma soprattutto di quello dannoso, che si accumula nelle vene e nelle arterie.

La Renetta, come le altre mele, contiene inoltre acqua, sali minerali, vitamina C e tante fibre, sostanze che aiutano a equilibrare la flora intestinale, regalando anche una piacevole sensazione di sazietà. Il tutto con pochissime calorie (45 per 100 g).

Come consumare la mela Renetta

Renetta fa rima con… torta di mele perfetta e non solo. Se gli intenditori la mangiano cruda, facendo il pieno di benessere e allo stesso tempo apprezzando la sua nota acidula e la polpa pastosa e poco succosa, sappiate che durante la cottura i polifenoli della Renetta non si disperdono, ma mantengono inalterate le loro proprietà benefiche. Quindi, via libera alle ricette che la vedono protagonista in cucina: torte, strudel, frittelle, crostate o mele al forno. In cottura diventa insuperabile, dolcissima e sugosa. Da provare anche nelle ricette salate: dai risotti fino alle torte salate o come salsa da abbinare alla carne.

La Renetta si conserva molto bene per circa un mese: se comprate una cassetta l’ideale è tenerla in una cantina ventilata; sappiate che in autunno-inverno il frutto è più sodo, ha un gusto agrodolce ed è perfetto per le ricette al forno; in primavera la polpa della Renetta diventa più morbida e zuccherina, la buccia più rugosa e il sapore più dolce: perfetta per dolci e marmellate, ma anche da addentare cruda.

Per quantità ridotte un trucco sempre efficace per garantire alle mele una vita più lunga è racchiuso nel comune sacchetto di carta, per intenderci quello del pane. Vi basterà incartare le vostre mele e chiudere con cura. E poi in frigorifero per una o due settimane, con l'accortezza di tenere le mele ben separate da altri frutti troppo maturi.

Dove si coltiva

Renetta deve il suo nome particolare al termine francese “reine”, traducibile con regina e italianizzato in renetta. Regina di nome e di fatto dell’alta quota. Questo frutto viene coltivato in Francia ma anche in Canada e in Italia, dove la produzione è abbondante soprattutto in Val di Non e Val di Sole, valli trentine adiacenti. Tra queste montagne la Renetta Canada ha trovato il suo habitat ideale più di due secoli fa, a fine '800. Per questo oltre il 90% della produzione italiana è ottenuta in tale area. Grazie a questa lunga storia, la varietà ha ricevuto nel 2003 il riconoscimento della D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) da parte della Comunità Europea.

Ed è proprio verso la metà di settembre che, dai robusti meleti che punteggiano le due valli delle Dolomiti, le mani dei coltivatori raccolgono uno per uno i frutti di un anno di lavoro, maturati e colorati dal sole. Alcuni salgono in sicurezza su alte scale per cogliere le mele dalle sommità delle piante, altri riempiono le ceste con entusiasmo. I trattori carichi di cassoni e cassette si muovono sotto un cielo che racchiude un paesaggio spettacolare con boschi, prati, laghi, villaggi e castelli, capace di sorprendere con scorci sempre nuovi.

Curiosità

Fate un esperimento: tagliate una Renetta e osservate la sua polpa, vedrete che annerisce più in fretta rispetto alle altre mele. Questo è la prova che ha una più alta concentrazione di polifenoli, che infatti hanno una struttura chimica che velocizza il processo di ossidazione. Per evitare questo fenomeno, prova della salubrità della Renetta ma non gradito agli occhi e al gusto, cospargete subito la polpa con succo di limone, va bene anche il succo di arancia e quello di ananas. O ancora meglio: sbucciate la Renetta all’ultimo momento, per evitare che si ossidi. E datele un bel morso.

Gli abbinamenti ideali

La Renetta è la regina dei dolci al forno ma prima di tutto un ingrediente superfood che si può abbinare ad altri alimenti benefici, come la frutta secca, il tè matcha o il cavolo Kale, per una combinazione di sapori che valorizzi le proprietà antiossidanti di questo pomo della longevità. Ad esempio provate il nostro pane alle mele e noci, una ricetta sana, gustosa, ricca di fibre e senza grassi aggiunti.

La mela Renetta ci parla anche di tradizione: oltre che nello strudel, si presta a essere la protagonista di ricette perfette per la tavola della domenica, come la Torta di mele facilissima, un classico senza tempo. A merenda la classica torta può diventare più golosa con una pallina di gelato alla crema, della salsa vaniglia o della panna montata. Infatti, le proprietà benefiche della Renetta non devono fare dimenticare le sue caratteristiche che la rendono perfetta in pasticceria, data la sua resa in cottura. Avete mai provato la Crostata di ricotta e mele o le frittelle di mele che conquistano il palato con l'abbinamento speciale con la cannella? Non potrete più farne a meno.

E non dimentichiamoci del salato: la Renetta si combina bene con gli altri prodotti del territorio del Trentino e nello specifico della Val di Non e Val di Sole, come il formaggio Casolét e il vino Groppello di Revò.

Un altro abbinamento collaudato è che quello tra mele e zenzero che ritroviamo nel Chutney speziato , una confettura dal sapore agrodolce da gustare sul pane o in accompagnamento a carni e formaggi, o ancora mele e cannella, che in questa composta danno il loro meglio al naturale.

La torta di mele, la torta più cercata dagli italiani su Google

In cima alla lista dei dolci preferiti più cliccati del web c'è la torta di mele, che nel 2019 è entrata nel vostro cuore nelle sue varie declinazioni: invisibilealla crema e mele caramellatecon il Bimbyviennesesenza burro.  Se volete farvi un regalo che vi accompagni a colazione per un buongiorno carico di bontà o a merenda per una pausa golosa preparate subito la nostra Torta di pasta sfoglia alle mele. Non solo. Sfogliate la gallery con 22 torte di mele facili e tutte diverse.

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