Come cucinare il daikon: proprietà, usi, ricette e curiosità

Vi spieghiamo come cucinare il daikon: un superfood tutto da scoprire e gustare. Oltre ad essere buono, è anche un alleato della linea!

Una carota bianca dalla buccia luccicante e dal sapore dolce e delicato con una nota piccante. Il daikon è un superfood tutto da scoprire. E gustare. Un tempo si trovava solo nei mercati multietnici o nei negozi del bio, ma oggi è più facile reperirlo anche nel reparto ortofrutta del supermercato. Questa radice tipica della cucina giapponese ha una consistenza simile a quella delle carote e il sapore che si avvicina a quello del ravanello. Oltre a essere buono, è anche un alleato della linea: il daikon aiuta il metabolismo e lo accelera, è drenante e combatte il gonfiore.

Conosciamo meglio il daikon

Il daikon - letteralmente “grossa radice” - è diffusissimo in Giappone, ma anche in India e in Cina. Il nome botanico è Raphanus sativus, ma è conosciuto anche come ravanello cinese, ravanello invernale o ravanello giapponese. Si presenta come una carota bianca dalle dimensioni di 20-30 cm di lunghezza e 10 cm di diametro. La sua polpa è molto carnosa e succosa, mentre la “buccia” è liscia e lucente. Il gusto è fresco e si avvicina a quello del ravanello, anche se la nota piccante è meno forte e pungente.

Daikon: proprietà nutrizionali

Nella sua carta d’identità ci sono tutti gli elementi per poterlo eleggere come vero e proprio superfood. Il daikon ha soltanto 18 kcal per 100 grammi, quindi è adatto anche a chi segue una dieta ipocalorica. Viene considerato un alimento “bruciagrassi”, come lo zenzero: infatti viene spesso accompagnato a fritture, per contrastare gonfiore addominale, nausea, pesantezza e problemi gastrici. Non solo, è ricco di vitamina C e di calcio e aiuta ad accelerare il metabolismo. Insomma: s’ha da provare.

Come scegliere, pulire e conservare il daikon 

Quando acquistiamo il daikon fresco è bene controllare che la consistenza sia soda e che la buccia sia lucida, senza macchie scure o ammaccature, come per le carote. Pulire il daikon è semplice: si tagliano le estremità, e la radice in tre pezzi, poi con il pelapatate si leva la buccia esterna. Il daikon fresco si conserva in frigorifero o in un luogo fresco e asciutto per massimo un paio di settimane. Il daikon cotto, invece, andrebbe consumato al momento, se dovesse avanzare si ripone in un contenitore ermetico e si conserva in frigorifero per al massimo due giorni.

Come cucinare il daikon: consigli pratici

Crudo o cotto, darà un tocco orientale e aromatico a numerose ricette. Crudo, grattugiato o tagliato a julienne, va a insaporire insalate fresche o crudi di pesce. Cotto, invece, può essere preparato al vapore, al forno o fritto (bilancerà con tutte quelle proprietà benefiche?). Per preservare tutte le sostanze nutritive del daikon, è bene cucinarlo al vapore. Una volta pronto si può condire con un olio extravergine d'oliva e sale, e accompagnare come contorno a carne o pesce.

Il daikon può essere preparato anche al forno, come ingrediente da aggiungere in teglia a patate e altri ortaggi di stagione, per un contorno gratinato. Semplice: si taglia a rondelle con le verdure preferite, si spolvera con formaggio e pangrattato, e via in forno. Poche mosse e tanto gusto. Stanchi delle “solite patatine fritte”? Bene, il daikon può essere tagliato con la mandolina come chips oppure a bastoncini e tuffato nell’olio di semi bollente, per una frittura da leccarsi le dita.

Daikon: ricette e abbinamenti ideali

Da crudo è possibile utilizzare il daikon fresco grattugiato per arricchire le insalate, con carote e cetrioli, oppure per accompagnare crudi di pesce, sashimi, sushi, proprio come lo zenzero. Ecco qui una nostra idea: Sashimi di tonno, dentice e gamberi con daikon fresco. Questa “carota bianca” è inoltre ottima per preparare dei gustosi smoothie, frullati e centrifugati di frutta e verdura.

Buono anche saltato in padella con patate, piselli, asparagi, spinaci, aggiungendo brodo vegetale per ammorbidire durante la cottura. Una volta cotto a vapore, inoltre, può essere usato per preparare una vellutata (bastano pochi minuti con un frullatore a immersione). Perfetto per la preparazione di zuppe, minestre o vellutate. Noi l’abbiamo usato nella nostra Crema di daikon, sedano rapa e ceci, buona e super healthy. E al forno? Provate la nostra ricetta e servirete un contorno buono e sano.

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Daikon al forno

Cucinare il daikon: idee degli chef

Il daikon, tanto caro a chef Giorgio Locatelli che lo considera il trend food in assoluto, piace anche a diversi colleghi. Chef Alexander Robles, da Azotea, restaurant-cocktail bar nikkei di Torino, usa il daikon come protagonista in due preparazioni differenti: nel tataki di tonno, marinato nel succo di yuzu e nei dumplings di asado, vero e proprio incontro tra le due culture raccontate in questa insegna, Perù e Giappone. Il formato di pasta ripiena asiatico viene in questo caso farcito con asado di agnello marinato con succo di arancia, peperoncino aji mirasol e birra, daikon appunto, olluco (un tubero del Centro-America) sotto sale, manioca fritta, sale al tè Matcha.

Al Ristorante Il Fagiano di Gardone Riviera (BS) chef Maurizio Bufi lo abbina a un Foie gras di rana pescatrice e nocciole nel menu Alchimia: percorso che racconta prodotti di nicchia in omaggio alle origini pugliesi dello chef. Il foie gras di rana pescatrice viene abbattuto, marinato con Sauternes, sale, zuccheri, pepe, scorza di limone e arancia, cotto a bassa temperatura e poi avvolto in alga giapponese. In abbinamento, purea di nocciole, salsa ponzu, daikon marinato con aceto di miso e sale e un pandolce con all’interno fichi marinati (omaggio alla Puglia) in Porto e Madeira. Trionfo di gusto assicurato.

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Le creazioni degli chef a base di daikon
Dumplings di asado
Dumplings di asado dello chef Alexander Robles.
Foie gras di rana pescatrice, e nocciole
Foie gras di rana pescatrice, e nocciole dello Chef Maurizio Bufi.
Eleonora Lanzetti

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