Come cucinare il sedano: proprietà, usi, ricette e curiosità
Vi raccontiamo tutto sul sedano: un ortaggio che vanta notevoli proprietà benefiche, versatile in cucina, sia cotto sia crudo, nella preparazione di piatti per l’intero menù
Sedano: le varietà più note
Il sedano bianco e quello verde sono a coste e in questo approfondimento ci concentreremo su queste due qualità.
Le varietà di sedano più conosciute e apprezzate in Italia sono: il Verde a canna piena, il Bianco pieno e il Dorato d’Asti, il sedano nero di Trevi, il sedano rosso di Orbassano e il sedano bianco di Sperlonga.
Le differenze tra sedano verde e sedano bianco
La differenza principale tra il sedano verde e il sedano bianco è che il primo si consuma quasi sempre cotto, per poter assaporare il suo aroma, mentre quello bianco, con le coste più grandi e carnose, si presta meglio a essere consumato crudo. Il verde è più asciutto e filamentoso, mentre il bianco più croccante e poco fibroso. Anche il sapore cambia molto: il bianco è più delicato e raffinato, il verde più erbaceo.
Anche il prezzo delle due varietà è diverso. Perché il bianco costa di più? Semplice: ha una produzione decisamente inferiore rispetto al verde.
Proprietà del sedano: un vero alleato di benessere
Mangiare sedano è utile in caso di ipertensione, reumatismi, e malattie gastrointestinali. Non solo: lo sapevate che il sedano è una alternativa alla melatonina? Ebbene sì, è un valido aiuto in caso di insonnia o di disturbi del sonno.
Come scegliere, pulire e conservare il sedano
Il sedano può essere conservato in frigorifero, nello scompartimento per le verdure, per 4-5 giorni, meglio se in sacchetti con micro fori traspiranti, e in freezer: si lava con cura sotto l’acqua corrente, e si taglia. Può essere surgelato in appositi contenitori ermetici, sia cotto sia crudo. In questo caso va consumato entro 6-8 mesi.
Il sedano si pulisce con un coltellino o con il pelapatate in modo da eliminarne i filamenti, spesso non graditi. Se il sedano viene infatti consumato a crudo, i filamenti ne renderebbero scomodo il morso, e ne ostacolerebbero il trito per un sedano in cottura, per esempio in un soffritto. Con il pelapatate si ottiene una costa di sedano più opaca rispetto al coltello, perché si va a eliminare lo strato lucido in superficie.
Utilizzo in cucina del sedano e abbinamenti ideali: consigli pratici
Il sedano verde, ma anche bianco, può essere preparato in padella, come contorno spadellato con carote, pomodori, carciofi, fagiolini. In forno, invece, può essere messo in pirofila con besciamella e parmigiano per un gratin croccante ma salutare.
Un ingredienti semplice che ben si presta a diverse preparazioni, anche inusuali e originali che, forse, non fanno parte del più tradizionale dei ricettari casalinghi. Le nostre barchette alla mousse di gorgonzola e sedano, ad esempio, sono adatte per un aperitivo o un buffet. Il binomio vincente gorgonzola-sedano è qui riproposto in versione originale e sfiziosa, da provare e condividere. Si prosegue con una pasta con salsa di noci e sedano, piatto facile e veloce, vegetariano, dal sapore delicato, cremoso e rinfrescato dalla croccantezza del sedano crudo.
Un primo ideale per le cene invernali? La zuppa di sedano, leggera e depurativa. Due secondi da portare in tavola: le polpette di sedano e patate all'acciuga, da servire come finger food o al piatto, da accompagnare, a piacere, con un contorno di verdure. Oppure un piatto semplice, ma di grande effetto: ricciola, sedano e bottarga. Da servire anche per un'occasione importante, e stupire gli invitati.
Come cucinare il sedano: i piatti degli chef
L’altro cuore, di sedano verde, viene invece cotto a bassa temperatura, quindi bruciato con il cannello. A completare il piatto, vi sono una purea di sedano rapa e una salsa caesar, con acciughe, aglio, Worcester sauce e tabasco.
Nella cucina dello chef Stefano Sforza, di Opera Ingegno e Creatività di Torino, ci sono alcuni pilastri sempre più fondanti. Uno di questi è il risotto, che viene preparato in una modalità estremamente personale. Se l’assenza di soffritto è ormai un classico anche per tante altre brigate, la particolarità è l’assenza di burro e Parmigiano in fase di mantecatura.
Al loro posto? Ingredienti che sappiano di volta in volta esaltare, senza oscurare, le materie prime di condimento del risotto. “Sin dalla nostra svolta etica, abbiamo scelto di distinguerci nella realizzazione del risotto, che è diventato uno dei nostri marchi di fabbrica. Adesso, in menu ne abbiamo sempre uno, che spesso tendiamo anche a servire nel percorso Opera”. Nel primo Risotto, sedano, cuore di manzo, ribes, viene valorizzato un taglio di nicchia del bovino, cotto sottovuoto insieme al ribes e poi abbinato al sedano, che dà freschezza, e ricorda in un certo senso la piemontese salsa verde.