Come cucinare il topinambur: proprietà, usi, ricette e curiosità
Vi spieghiamo come cucinare il topinambur: un tubero dalle mille proprietà benefiche, alleato della linea, e molto interessante da utilizzare in cucina.
Da dove arriva e dove si coltiva in Italia
Di questo tubero bitorzoluto si mangia anche la radice che assomiglia a quella dello zenzero o della curcuma. Il topinambur più comune, che si trova più facilmente dall’ortolano o al supermercato, è di colore marrone o rosso-violaceo, meno diffuso quello che vira verso il bianco. Esistono due varietà di topinambur, dalle medesime proprietà nutrizionali, che differiscono solo per la colorazione: la varietà precoce è bianca ed è disponibile da fine agosto, la tipologia bordeaux, invece, arriva sulle nostre tavola da ottobre sino alla primavera.
Proprietà nutrizionali: un concentrato di salute, questo Topinambur!
Non solo, mangiare topinambur (stando attenti a non esagerare perché potrebbe creare qualche problemino di gas intestinale!) aiuta ad avere una chioma splendida: il contenuto di rame stimola la crescita, il ferro trasporta ossigeno ai bulbi piliferi e la vitamina C stimola la produzione di collagene. Insomma, è decisamente sorprendente, non solo per il palato.
Come scegliere il Topinambur
Pulire il Topinambur in semplici mosse
Come conservarlo
Per non sbagliare: ci si comporta come con le patate. Il topinambur si conserva in una cassetta (legno, cartone…) in luogo fresco e asciutto. In frigorifero va nello scomparto di frutta e verdura, ma all’interno di un sacchetto o avvolto in uno strofinaccio: non deve essere a contatto con l’acqua. Come le patate, anche il topinambur, se lasciato per qualche giorno di troppo senza essere consumato, inizierà a germogliare. In questo caso, è bene sapere che i nutrienti del nostro prezioso tubero sono andati in gran parte perduti. Anche il congelatore non è amico del topinambur, che annerisce con molta facilità e perde di consistenza.
Come cucinare i topinambur: cotti o crudi?
Gli abbinamenti ideali
Idee e consigli degli chef
Il topinambur, come abbiamo detto, è apprezzato e coltivato soprattutto in Piemonte ed è lì che andremo ora, allo Chalet Euthalia di Chef Gian Michele Galliano, a San Giacomo di Roburent, in provincia di Cuneo. In tavola arriva un piatto perfetto per la Pasqua: Agnello, topinambur e agastache, che rispecchia la tradizione. “I tre elementi insieme si completano e si sposano per via dei sapori forti dell’agnello e delle note balsamiche e di menta dell’agastache. In questo piatto, il topinambur è servito in due consistenze, come salsa vegetale e caramellato. Il piatto si può dire essere ispirato alla cucina dell’alto Lazio, delle zone tra il Nord del Lazio e la Toscana, poiché quello tra carciofo e agnello e tra carciofo e mentuccia, sono abbinamenti molto classici, anche se in questo caso rivisti in chiave piemontese e di montagna.”