Abbiamo provato in redazione la Sage Bambino: davvero fa il miglior caffè al mondo?
Vi presentiamo la nuova versione di una macchina molto apprezzata online, di cui tutti parlano benissimo: ecco come funziona, quanto costa e come viene il caffè. E pure il cappuccino
Qui ci sono risposte ad altre domande: questa Sage SES450 è davvero buona come dicono tutti online? Soprattutto: è davvero così buono il caffè che fa? Vale i soldi che costa? Per capirlo, l’abbiamo usata per un paio di settimane in cucina e in redazione al Cucchiaio, alla fine dei pasti, a metà pomeriggio, fra la preparazione di una ricetta e l’altra e anche all'inizio delle giornate che si annunciavano particolarmente in salita. E qui raccontiamo com'è andata.
Com’è fatta la Sage Bambino
Un dettaglio che abbiamo apprezzato è che ci si può fare guidare durante tutta la procedura da un’app molto ben fatta (si chiama Bilt, questa la versione Android), che attraverso una sequenza di foto, video e animazioni permette di fare tutto in pochi minuti. Compresa la noiosa parte della preparazione del filtro che va posizionato all’interno del serbatoio dell’acqua.
Come fa il caffè (e il cappuccino)
Iniziando dalla seconda ragione per cui viene buono: la pressione della pompa arriva a 15 bar. Senza entrare in eccessivi dettagli tecnici, questo è il parametro da considerare quando si deve scegliere una macchina per il caffè ed è il motivo principale per cui alcune lo fanno ottimo e altre lo fanno più liquido e debole, meno consistente. Perché semplicemente non ce la fanno, e non ce la fanno perché non hanno abbastanza pressione per l’estrazione. Non è il caso della Bambino, nella nostra esperienza.
La differenza più grande l’abbiamo notata rispetto alla macchinetta a capsule usata sinora in redazione: il caffè è decisamente più buono, più cremoso e anche con un colore più gradevole. Un’altra è emersa passando dal caffè in polvere a quello appena macinato, che restituisce una bevanda più densa e corposa. Per capire, usando i numeri come fossero voti: passare dal caffè in capsula a quello fatto con questa Sage Bambino è come passare da 5 a 8; passare da quello fatto con la polvere al macinato è come andare da 8 a 9.
E il cappuccino? Buono pure lui e sorprendentemente facile da fare, anche per chi è alle prime armi: in dotazione c’è un bricco di metallo per il latte e la lancia vapore permette di montarlo per raggiungere il grado di schiumosità desiderato. Il consiglio è quello di tenerlo più basso del livello indicato sulle istruzioni (metterne di meno, in parole povere), perché tenderà ovviamente a salire e debordare durante il procedimento.
Due curiosità: chi sono quelli di Sage e a che serve quell’aggeggio rosso?
Sage è una sottomarca di un’azienda più grande: la casa madre si chiama Breville, è stata fondata Sydney negli anni Trenta del secolo scorso e appunto produce piccoli elettrodomestici. Come questa macchina per il caffè, che a seconda dei mercati viene venduta come Breville o Sage; non solo: la stessa azienda realizza alcune macchinette che Nespresso vende poi col suo marchio.
E l’aggeggio rosso? A che serve ce ne siamo accorti alla fine della prova, e non poteva essere altrimenti: è un galleggiante e si alza man mano che si riempie il vassoio che sta sotto all’erogatore, dove inevitabilmente finiscono alcune gocce di caffè. Quando fa capolino, significa che è il momento di rimuovere il vassoio, svuotarlo e pulirlo.
Che cosa ci è piaciuto e che cosa no
In maniera schematica, ecco quali sono secondo noi i pregi della Sage Bambino:
- qualità costruttiva
- facilità d’uso
- installazione semplice
- caffè cremoso e corposo
e quali sono i difetti:
- costo elevato
- montaggio dell’erogatore un po’ macchinoso