Cos'è (e quanto è sicura) la dieta Sirt, che ha fatto perdere 30 kg alla cantante Adele
Come ha fatto Adele a perdere peso in un anno? Sarebbe tutto merito della dieta Sirt. Ecco di cosa si tratta.
Al di là delle inevitabili polemiche sull’importanza dell’aspetto fisico, sul fatto che lei abbia o meno “tradito la causa”, sulle ragioni che l’hanno spinta a farlo (la spiegazione è che l’avrebbe fatto per “i miei figli e per la salute”), è stato un successo incredibile: oltre 11,5 milioni di “like” (che sono tantissimi anche per una come lei) e 250 mila commenti. Che se non erano per farle i complimenti o per polemizzare, erano per chiederle come avesse fatto.
Prima parte e seconda parte, le differenze
Però ci sono alcuni “però”, ovviamente: al di là delle dichiarazioni dei personaggi famosi, sull’efficacia di questo regime alimentare non ci sono abbastanza evidenze scientifiche, nel senso che pure gli studi citati dai due autori si basano su campioni di persone troppo esigui per essere affidabili. Poi c’è il fatto che fra gli alimenti approvati ci sono il cioccolato, notoriamente ipercalorico e ricco di zuccheri, e soprattutto il vino rosso, anche lui zuccherato, a base alcolica e pure cancerogeno (lo dice l’Oms): entrambi, se consumati in dosi eccessive, rischiano di diventare dannosi invece che benefici.
Infine, c’è la questione che molti “cibi Sirt” sono già compresi in qualsiasi dieta vegetariana o vegana, dunque per ottenere questi benefici effetti non ci sarebbe bisogno di scomodare Goggins e Matten. E nemmeno di iniziare a seguire una dieta così severa (soprattutto all’inizio), che richiede parecchia forza di volontà per essere rispettata.
Va bene oppure no? Dipende...
Soprattutto, serve ricordarsi che queste cose non funzionano da sole: puoi mangiare tutti i “cibi Sirt” che vuoi, ma se passi 15-18 ore al giorno sul divano a guardare Netflix, difficilmente vedrai risultati...
Emanuele Capone si è formato professionalmente nella redazione di Quattroruote, dove ha lavorato per 10 anni. Nel 2006 è tornato nella sua Genova, è nella redazione Web del Secolo XIX e scrive di alimentazione, tecnologia, mobilità e cultura pop.
Illustrazione di Davide Abbati.